Nella decima puntata di White Collar assistiamo, dopo un breve periodi di pausa, alle conseguenza di un rapporto ormai giunto al suo massimo culmine di sfiducia e risentimento. In una puntata in cui i protagonisti vivono situazioni difficili ed inaspettate il creatore dello show, Jeff Eastin, capovolge nuovamente i piani della coppia della sezione “colletti bianchi”.
La puntata sceneggiata da Jim Campolongo e diretta da John T. Kretchmer riesce sin dalle primissime scene a mostrare i problemi che hanno Neal (Matt Bomer) e Peter (Tim DeKay) nel convivere sotto lo stesso tetto. Se il primo sembra preso da problemi più materiali, Hagen che rinegozia sempre il loro “accordo” tenendo in ostaggio Rebecca (Bridget Regan), l’altro ha sospetti di coscienza, tormentato per aver infranto quel sistema che aveva giurato di difendere e mostrando tutta la sua insicurezza a Jones (Sharif Atkins) ed Elisabeth (Tiffani Thiessen). Questo nervosismo viene alimentato da ulteriori dubbi quali l’irrisolto omicidio dell’agente Siegel (Warren Kole) e le continue bugie di Neal.
Così, in questa atmosfera velenosa, la coppia si evita ma non per molto dato che il destino vuole che una contraffazione li riunisca in nome di un nemico comune, Hagen (Mark Sheppard). Difatti l’Olandese, in cerca di denaro e di vendetta, mette in vendita ad una nota casa d’aste un suo falso. Dopo una breve indagine, fin troppo lineare, il duo scopre il suo gioco e quest’ultimo, facendo leva sugli evidenti problemi di fiducia che provano Neal e Peter, si gioca la sua carta migliore, il video del furto. Il tutto sembra ormai inevitabile, la prigione per entrambi, ma questo schema classico servirà unicamente per ribaltare il finale. Nei restanti dieci minuti assistiamo a delle vere e proprie rivelazioni e lo spettatore viene messo alla giusta distanza per collegare i piccoli indizi seminati durante gli episodi precedenti. E se la prima ipotesi di tale tradimento può sembrare “l’avidità” dietro quelle tante foto (e parrucche) si possono celare numerosi altri aspetti dalle parole di avvertimento di Hagen.
Live Feed è il primo vero episodio della serie che riesce in tutti i passaggi a convincere ed intrattenere lo spettatore. Nell’episodio assistiamo alla storyline di questa quinta stagione che non viene distratta da storie collaterali, ma bensì queste rafforzano e suggellano il lavoro che Eastin vuole condurre sui suoi personaggi e le loro vite, che sono arrivate ad un inevitabile svolta come richiede il racconto seriale. Inseguito risalta una delle caratteristiche dello show, il ritmo dell’azione poliziesca che non si concentra in scene vorticose ma in ragionamenti ponderati, che facilitano il cambio narrativo della puntata a favore di uno splendido episodio.