Xena Principessa guerriera
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Xena Principessa guerriera (Xena: Warrior Princess) è una serie televisiva statunitense di ambientazione fantasy mitologico. Prodotta dal 1995 al 2001, nacque come spin-off della serie Hercules.

 
 
  • Stagioni: 6
  • Anno: 1995-2001
  • Numero episodi: 134
  • Ideato da Sam Raimi
  • Cast: Lucy Lawless, Renée O’Connor, Ted Raimi, Kevin Tod Smith, Hudson Leick, Karl Urban, Marton Csokas, Bruce Campbell, Jennifer Sky.
  • Guest Star: Gina Torres, Kathryn Morris, Kevin Sorbo, Michael Hurst, Shiri Appleby, Melinda Clarke

Xena Principessa guerriera Sinossi

Xena Principessa guerrieraDopo essere stata riportata sulla via del bene da Hercules, Xena, ex guerriera senza scrupoli, decide di mettere la sua spada al servizio degli indifesi e della giustizia, iniziando a vagare per il mondo conosciuto con accanto la fedele Olimpia (Gabrielle nella versione originale), più che un’amica. Incontrerà e si scontrerà anche con amici e nemici vecchi e nuovi, come la sua ex compagna d’armi Callisto, il dio Marte, ma anche Giulio Cesare, le divinità di vari pantheon, il dio infernale Dahak e gli spiriti della tradizione giapponese. Dopo morti e resurrezioni, figli divini e umani, amori e odi, Xena prenderà una decisione tragica ma necessaria per completare la sua redenzione e salvare le persone che ama, lasciando lo scettro della lotta per il bene nelle mani della fida Olimpia.

Xena Principessa guerriera Analisi

Xena Principessa guerrieraA volte uno spin off può rivelarsi più riuscito della serie a cui è ispirato: Hercules, telefilm simpatico ma rivolto ad un pubblico adolescenziale, ha visto nascere da una sua costola, o meglio da un suo personaggio secondario ma che era piaciuto molto, Xena appunto, Xena principessa guerriera, dai toni ben più diversi, adulti e metatelefilmici, capace di incontrare i favori di un pubblico più vasto e di diventare emblematico del genere fantasy non solo per ragazzi.

Certo, meglio tacere su come sono state trattate nel nostro Paese le avventure di Xena, relegate in un orario mattutino, censurate, usate come riempitivo e praticamente mai uscite in dvd: ma questo non ha impedito che si creasse una base di fan, conquistata dal mix tra fantasy al femminile o meglio femminista (impossibile non vederci una traccia dei romanzi di Marion Zimmer Bradley, tra Darkover e le riletture della saga di Avalon), subtext omosessuale, contaminazioni culturali, riproposizione del tema della ragazza guerriera, già noto grazie agli anime giapponesi (un nome su tutti, Lady Oscar) e poi ripreso da serial come Alias e Buffy e da film come Kill Bill.

Xena principessa guerriera, sei stagioni complesse, con archi narrativi più ampli, dal ciclo delle Amazzoni a quello di Dahak passando per l’epica guerra contro Cesare, un paio di episodi musicali, viaggi in India e in Giappone e un paio di storie moderne in cui Xena diventa un’eroina mitologica, ha parecchi spunti interessanti da riscoprire, tra toni tra l’eccessivo e l’epico, ascese e cadute degli dei, contaminazioni culturali che comunque non disturbano, capaci di accontentare un pubblico colto ma anche di stimolare chi conosce meno la mitologia greco romana, anche se mescola tanti universi paralleli e lontani, ma forse creando anche le premesse per una cultura, anche popolare, che deve essere sempre più multiculturale e ricca di mille suggestioni, dagli dei greci ai guerrieri romani passando per le saghe norrene e i pantheon dell’Estremo Oriente.

Certo, la carne al fuoco è tanta, i toni degli episodi sono diversi e discordanti, ma Xena principessa guerriera resta un classico del fantasy televisivo, genere che spesso ha arrancato tramite il tubo catodico, ma che qui incontra una facilità narrativa proprio mettendo insieme mille spunti, in un insieme che pur discordante diventa riuscito.

Tra epica e dissacrazione, tra amori anche saffici (Xena e Olimpia sono ormai una coppia culto per la comunità omosessuale anche se la loro storia resta sottointesa), tragedie e scontri mistici, Xena principessa guerriera attraversa sei stagioni fino ad un finale che ha rievocato a non pochi appassionati quello tragico di Lady Oscar.

C’era la possibilità di un film su grande schermo, sull’onda dell’interesse attuale per il fantasy, ma per vari motivi se ne parlerà forse tra molti anni, con non più le interpreti Lucy Lawless e Renée O’Connor. Del resto, il cast non sarebbe più stato completo, dopo la morte prematura di Kevin Tod Smith, il dio Marte amore proibito della protagonista e rappresentante del suo lato oscuro, contro il quale lei lotterà fino alla fine.

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Redazione
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