Il_Gioiellino

 

La Leda è una delle maggiori aziende agro-alimentari del Paese: ramificata nei cinque continenti, quotata in Borsa, in continua espansione verso nuovi mercati e nuovi settori. Quello che si dice un gioiellino.

Il suo fondatore, Amanzio Rastelli, padre padrone dell’azienda, ha messo ai posti di comando i suoi parenti più stretti: il figlio, la nipote, più alcuni manager di provata fiducia – malgrado i loro studi si fermino al diploma in ragioneria. Un management inadeguato ad affrontare le sfide che il mercato richiede a Leda. E infatti il gruppo s’indebita. Sempre di più.

Questa è la premessa de Il Gioiellino, film scritto e diretto da Andrea Molaioli, lo stesso de La Ragazza del Lago, che può essere considerato a buon diritto un esempio di cinema italiano fatto bene, certo non perfetto, ma comunque molto interessante. Merito di una serie di elementi di grande valore artistico: il cast, la sceneggiatura, la fotografia e la colonna sonora. Trai protagonisti Remo Girone, cresciuto nel cuore degli italiani con La Piovra, famosissima serie tv degli anni ’90, e Toni Servillo, che dopo decenni di oscurità a teatro ha portato al cinema il suo grande talento rendendosi noto ai più, grazie proprio a La Ragazza del Lago. Il film, di impegno sociale, è una sorta di Wall Street all’italiana e racconta di un crac finanziario di un’azienda sulla chiara impronta della vicenda reale della Parmalat.

L’intenzione è quella di raccontare una storia per racchiuderne molto altre per questo non c’è nessun riferimento diretto al ‘caso Parmalat’. Il film è il risultato di uno sforzo produttivo notevole, a capo del quale ci sono Indigo Film, Rai Cinema e BIM(che distribuisce) coordinati da Francesca Cima e Nicola Giuliano.

Il film uscirà in sole 170 copie sparse per tutta Italia il 4 marzo prossimo.

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