2001: Odissea nello spazio, la spiegazione del finale

Il capolavoro di fantascienza di Stanley Kubrick "2001: Odissea nello spazio" rimane uno dei suoi film più sconcertanti, quindi cerchiamo di capire il significato del finale.

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2001: Odissea nello spazio, diretto da Stanley Kubrick, è un film di fantascienza, un thriller, un dramma interpersonale, un racconto di origini e una storia dell’orrore. Le dicotomie in gioco nel film sono varie: tra l’uomo e la macchina, l’uomo e lo spazio, l’uomo e l’uomo, l’io e l’io. Per oltre mezzo secolo, il film di Kubrick è stato discusso, esplorato e frequentemente oggetto di conversazione per i cinefili. Ma come finisce 2001: Odissea nello spazio?

Di cosa parla “2001: Odissea nello spazio”?

2001: Odissea nello spazio si apre con un gruppo di ominidi di quattro milioni di anni fa che scoprono un’arma sotto forma di osso e, attraverso questo nuovo strumento, sembrano scoprire la competizione e la violenza. In queste prime sequenze, appare un monolite, una struttura minacciosa e di grandi dimensioni, che confonde gli ominidi e sembra quasi segnalare il prossimo passo dell’evoluzione.

Dopo questo incipit con gli ominidi, il film fa un salto in avanti nel tempo, con un gruppo di astronauti che vengono inviati a indagare su un monolite ritrovato nello spazio. Il sistema informatico HAL, che guida l’astronave, si rivolta contro gli astronauti. HAL riesce a uccidere la maggior parte della squadra, ma l’astronauta Dr. David Bowman (Keir Dullea) sopravvive e disconnette HAL per prendere il controllo della nave dall’IA.

Cosa rappresenta il monolite di “2001: Odissea nello spazio”?

Cosa rappresenta il monolite di "2001: Odissea nello spazio"?
© 1968 Warner Bros.

La ricomparsa del monolite in 2001: Odissea nello spazio rappresenta un’altra fase dell’evoluzione, in quanto l’intelligenza artificiale si interroga su cosa sia meglio per l’umanità e si rende conto che la tattica migliore per il successo è semplicemente quella di eliminare la componente umana della missione. Quando il dottor Bowman assume il controllo solitario dell’astronave dopo aver staccato la spina ad HAL, scopre un altro monolite nello spazio. Prima di poter indagare, viene trascinato in un tunnel galattico, che conduce a una vertiginosa e lunga scena di luce rifratta e a effetti speciali che sembrano in anticipo sui tempi.

Cosa succede alla fine di “2001: Odissea nello spazio”?

Alla fine di questo viaggio, il dottor Bowman appare in una camera da letto decorata, mentre invecchia rapidamente a ogni taglio, trasformando Bowman da giovane a vecchio sul letto di morte. Alla fine, quando sembra prossimo alla morte, un altro monolite appare in fondo al letto. Quando cerca di toccarlo, il suo corpo si trasforma in un feto e, tornando nello spazio, vediamo il feto gigante galleggiare accanto alla Terra. Cosa dobbiamo pensare di questo finale ambiguo?

Cosa significa il finale di “2001: Odissea nello spazio”?

Cosa significa il finale di _2001- Odissea nello spazio__

In un’intervista del 1980 con Jun’ichi Yaoi, Kubrick offre la sua interpretazione del finale del film:

Cerco di evitare di farlo da quando è uscito il film. Quando si dicono solo le idee sembrano sciocche, mentre se vengono drammatizzate si sentono, ma ci proverò. L’idea era che lui venisse accolto da entità simili a Dio, creature di pura energia e intelligenza senza forma. Lo mettono in quello che si potrebbe descrivere come uno zoo umano per studiarlo, e tutta la sua vita trascorre da quel momento in poi in quella stanza. E non ha il senso del tempo. Sembra che tutto accada come nel film. Hanno scelto questa stanza, che è una replica molto imprecisa dell’architettura francese (volutamente imprecisa), perché uno suggeriva che avevano un’idea di qualcosa che lui avrebbe potuto ritenere bella, ma non ne era del tutto sicuro. Proprio come non siamo sicuri di cosa fare negli zoo con gli animali per cercare di dare loro quello che pensiamo sia il loro ambiente naturale. Ad ogni modo, quando hanno finito con lui, come accade in molti miti di tutte le culture del mondo, viene trasformato in una specie di superessere e rispedito sulla Terra, trasformato e reso una specie di superuomo. Dobbiamo solo immaginare cosa succede quando torna indietro. È lo schema di moltissima mitologia, ed è quello che stavamo cercando di suggerire.

Partiamo dall’inizio dell’intervista di Stanley Kubrick. Non appena vediamo il dottor Bowman nella camera da letto, apprendiamo che siamo nel POV delle creature che lo hanno collocato lì. Stiamo osservando il dottor Bowman nel suo zoo personale, proprio come quelle forze informi e senza forma. Lo spostamento del tempo non confonde solo il pubblico, ma anche il dottor Bowman. Si sta muovendo a velocità sovrannaturali verso la fine della sua vita? Immagina di muoversi più velocemente o più lentamente di quanto non sia in realtà? Non ha una solida percezione del tempo, quindi è logico che non ce l’abbiamo nemmeno noi.

L’idea che i mobili in stile francese siano essi stessi una replica imprecisa, oltre che una rappresentazione potenzialmente imprecisa di ciò che il dottor Bowman vorrebbe dalla prospettiva delle amorfe creature, è interessante. Crea un senso di vertigine moltiplicata, che disorienta il dottor Bowman, allontanandolo da ciò che lo circonda. Per quanto riguarda il punto di vista di Kubrick sullo zoo, se gli spazi degli animali sono creati con intenzione, essi sono comunque imprigionati; così anche il dottor Bowman è imprigionato, anche tra le “comodità” materiali della sua camera da letto.

In definitiva, la sequenza degli ominidi, i monoliti coerenti, l’ascesa e la morte di HAL e la conturbante morte e rigenerazione del dottor Bowman indicano che l’evoluzione, in quanto processo, è molto più intelligente e persistente di ogni singolo spirito, struttura o circostanza che funziona al suo interno. Detto questo, ognuna di queste sezioni del film potrebbe esistere indipendentemente, quindi c’è una profonda possibilità di valutazione. La creatività di Kubrick – e l’insistenza nel porre domande, non nel fornire risposte – rendono il film un’arte cinematografica irriducibile che continua a sfidare, perplimere e affascinare il pubblico a distanza di oltre cinquant’anni.

2001: Odissea nello spazio è disponibile in streaming sulle seguenti piattaforme:

 

Redazione
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