Detective Knight – La notte del giudizio, spiegazione del finale: Casey si vendica su Winna?

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Detective Knight – La notte del giudizio (primo film di una trilogia) trae in inganno fin dal titolo. Il film, infatti, non ruota davvero intorno al detective James Knight, ma su Casey Rhodes, con cui Knight sembra trovare un legame solo verso la fine. Per la maggior parte, la trama segue Casey e non Knight. Con un finale prevedibile e una narrazione piena di cliché, il film si rivela un altro insuccesso con Bruce Willis, che negli ultimi anni ha accumulato ruoli poco significativi in titoli come White Elephant, Wire Room, Agent Game, A Day to Die e Gasoline Alley.

Cosa accade in Detective Knight – La notte del giudizio

Casey, Sykes, Mike e Mercer lavorano per Andrew Winna, un ricco allibratore che, tramite una società di copertura, organizza rapine in varie città. Durante un colpo, però, la banda spara a un poliziotto, Fitz, partner di Knight. Questo imprevisto genera tensioni, perché finora non avevano mai ucciso nessuno. Winna, informato da contatti nella polizia, rassicura che l’agente sopravvivrà, ma Mercer decide di abbandonare la banda. Nel frattempo, Knight e il collega Goodwin Sango iniziano a indagare.

Winna propone a Casey un nuovo colpo, più remunerativo: rubare una carta rara a un’asta. Knight e Sango cercano informazioni da Winna, senza successo. In realtà Knight ha legami segreti sia con Winna che con il suo capo della sicurezza, Brigga, che gli rivela dettagli su Casey. I detective incontrano anche Casey, ma lui non collabora.

Sykes scopre il passato di Knight e Sango: anni prima, l’ex galeotto Jerry Leach aveva ucciso il direttore di una banca, che era il padre di Knight. Più tardi Knight uccise Leach grazie a una soffiata di Winna, all’epoca informatore della polizia. Questo rivela che Knight ha da tempo rapporti ambigui con Winna.

La rapina all’asta va male: Sykes viene arrestato, mentre Casey e Mike fuggono. Poco dopo vengono attaccati da uomini mascherati: Mike muore nell’esplosione di una bomba, ma Casey riconosce tra gli aggressori una guardia di Winna, capendo che il boss vuole eliminarli per non spartire i profitti né lasciare testimoni.

DETECTIVE KNIGHT
Knight Trilogy. Photo Credit: Ed Araquel

Il finale: vendetta e conseguenze

Casey desidera vendicarsi di Winna, ma le sue motivazioni vanno oltre il denaro: un tempo era una promessa del rugby, ma una lesione al ginocchio lo ha privato della carriera e della fama. Con una famiglia da mantenere e poche prospettive, Casey è caduto nella criminalità.

Parallelamente, James Knight vive ancora i fantasmi del passato legati all’omicidio del padre e alla scelta di uccidere Leach. Questa esperienza lo ha segnato, rendendolo più cauto. Quando Winna tenta di ricattarlo ricordandogli i favori fatti, Knight decide che è giunto il momento di chiudere i conti.

La svolta arriva quando Casey confessa di non voler lasciare sua figlia senza un padre. Knight, che da bambino ha vissuto lo stesso trauma, sceglie di aiutarlo a eliminare Winna. Alla fine, è Knight stesso a sparare a Winna, ponendo fine alla sua influenza.

Tuttavia, il film non offre un lieto fine: sia Knight che Casey vengono arrestati per i rispettivi crimini. Knight, pur avendo agito contro le regole, non è un “disonesto”, ma un uomo spinto fuori dai confini della legge da motivazioni personali. Questo dà un significato diverso al titolo: Knight non è un cavaliere irreprensibile, ma un uomo costretto a diventare “rogue”, cioè ribelle e moralmente ambiguo.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice e Direttore Responsabile di Cinefilos.it dal 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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