Quante speranze poteva avere un piccolo film costato 10 milioni di dollari, opera prima di una regista che finora aveva scritto e recitato per pellicole indipendenti, di concorrere da protagonista durante la stagione dei premi? Poche, anzi, pochissime. Lady Bird è forse il vero caso cinematografico di quest’anno, alla stregua di Scappa – Get Out, per svariate ragioni: poche ore dopo il rilascio nelle sale americane, diventava il titolo con la più alta percentuale positiva su Rotten Tomatoes; ai Festival dove è stato presentato in anteprima (Telluride, Toronto, New York), tutta la critica non faceva che parlarne bene; e poi sono arrivati i riconoscimenti, i due preziosi Golden Globe vinti (Miglior Attrice in una commedia e Miglior Commedia), insomma l’America stava dimostrando il suo amore verso Greta Gerwig e il suo piccolo, grande film. Che dalla sua ha un’immaginario destinato a rimanere nel tempo e un cast di attori di assoluta grazia e valore assoluto.
Accolto da fragorose recensioni positive in America, il film si presenta alla cerimonia dei 90° Academy Awards con cinque nomination: Miglior Film, Miglior Sceneggiatura originale, Miglior Attrice Non Protagonista, Miglior Attrice Protagonista e Miglior Regista. Quest’ultimo un dato che riscrive la storia degli oscar, essendo Greta Gerwig soltanto la quinta donna a ricevere questo prestigioso riconoscimento.
Lady Bird, la recensione del film

Partendo da un’esperienza autobiografica, la Gerwig compone questo quadro generazionale che molto deve ai suoi precedenti lavori da scrittrice: c’è infatti un po’ di Frances Ha e di Mistress America nel carattere paranoico e brillante e nel temperamento artistico della protagonista, che nel film viene sostenuta e portata in alto da una straordinaria Saoirse Ronan. Ed è grazie alla sincerità con la quale la regista decide di trasmettere quell’esperienza agli spettatori che Lady Bird guadagna immediatamente l’affetto di chi osserva; senza ulteriori artifizi se non la magia delle belle storie e dei personaggi in cui possiamo specchiarci.
Quante possibilità di vittoria avrà Lady Bird il 4 Marzo? Non molte, vista la concorrenza. La sorpresa potrebbe arrivare nelle categorie principali, con dura lotta fra la Gerwig e Martin McDonagh (Tre manifesti a Ebbing, Missouri) sulla sceneggiatura originale.
