Ci sono pochi dubbi, tra spettatori e critici cinematografici, sul fatto che The Witch (qui la recensione) sia uno dei migliori film horror degli ultimi anni. Questo film del 2015 diretto da Robert Eggers (oggi noto per aver diretto anche The Lighthouse e The Northman), appartenente al cosiddetto folk horror, include appunto elementi folkloristici attraverso cui evocare paure primordiali, strutturandosi in particolare attorno a temi come la potenza della natura, la fede religiosa e la lotta eterna tra forze del bene e forze del male. Anche per tali caratteristiche, The Witch è oggi indicato come uno dei principali esponenti dell’elevated horror.
L’idea per questo film nasce dall’attrazione che Eggers prova sin da bambino nei confronti della figura della strega. Reduce dal cortometraggi come Hansel and Gretel, The Tell-Tale Heart e Brothers, egli desiderava dar vita per il suo primo lungometraggio proprio un racconto incentrato sulle streghe, per come esse venivano intese secondo la concezione cristiana. Pur muovendosi nel genere horror, Eggers si è impegnato per conferire al film uno stile molto personale, caratterizzato da una grande accuratezza storica, la volontà di giocare con le luci e le ombre e la capacità di evocare la paura attraverso gli ambienti e l’atmosfera.
Il successo è stato da subito straordinario, ponendo Eggers sotto le attenzioni di critica e pubblico. A distanza di qualche anno dalla sua uscita, The Witch è ancora un film insuperato e memorabile, esempio perfetto di un cinema horror d’autore che si distingue all’interno del proprio genere di riferimento. In questo articolo alcune curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.
La trama e il cast di The Witch
Il film racconta di William, un uomo che viene allontanato dalla comunità in cui vive per via dell’estrema rigidità con cui applica gli insegnamenti di Dio. Convinto di essere nel giusto, egli decide di trasferirsi con la moglie Katherine e i suoi cinque figli ai margini di un bosco disabitato, optando per l’autosostentamento e una vita umile. L’equilibrio ritrovato viene però ben presto spezzato da un fatto sconvolgente: il figlio più piccolo scompare misteriosamente nel nulla. Da questo momento strani fatti iniziano ad accadere, portando la famiglia a convincersi che delle forze maligne aleggino su di loro e che Thomasin, la primogenita, sia in realtà una malvagia strega.
Protagonista del film nei panni di Thomasin è l’attrice Anya Taylor-Joy, qui al suo film di debutto. Eggers ha raccontato di essere rimasto particolarmente colpito dal suo volto e dalla sua presenza scenica, ritenendola perfetta sia per incarnare un personaggio di quell’epoca sia per contribuire alla sua ambiguità. Nei panni del capofamiglia William vi è invece l’attore Ralph Ineson, celebre per le serie Il Trono di Spade, dove ha interpretato Dagmer nella seconda stagione. L’attrice Kate Dickie, anche lei vista in Il Trono di Spade con il ruolo di Lysa Tully Arryn, interpreta qui Katherine, moglie di William. Completano il cast Harvey Scrimshaw, Ellie Grainger e Lucas Dawson nei panni dei figli Caleb, Mercy e Jonas.
La spiegazione del finale
Nel corso del film, i genitori di Thomasin e i fratelli rimasti incolpano la ragazza delle disgrazie e minacciano di processarla per stregoneria quando torneranno in città. Naturalmente, Thomasin nega le loro accuse; è sconvolta dagli orrori che si sono abbattuti sulla loro famiglia proprio come i suoi genitori. Rapidamente, la famiglia si sgretola quando avvengono ulteriori disgrazie: la stalla viene distrutta, il bestiame viene ucciso, William viene ucciso da una delle sue capre e gli altri fratelli di Thomasin vengono attaccati dalla strega. Ma in tutto questo, Katherine continua a scaricare la colpa sulle spalle della figlia.
Thomasin è l’unica figlia rimasta e la più facile da incolpare. Deve essere lei, giusto? Inghiottita dal dolore, Katherine attacca la figlia in un ultimo disperato tentativo di liberarsi della piaga sulla loro famiglia. Thomasin riesce però a respingerla e a malincuore la uccide per legittima difesa, rimanendo così l’ultimo membro della sua famiglia ancora in vita. Thomasin è ormai certa che qualche forza strana e malevola stia portando scompiglio nel suo mondo e ordina alla capra nera della sua famiglia di parlarle come ha fatto con i suoi fratelli.
Con sua grande sorpresa, la capra risponde e le chiede se vuole “vivere in modo delizioso”, tentandola con i vizi e i lussi che le sono stati nascosti durante i mesi di dura vita nella fattoria: cibo e libertà e molto, molto altro. Tutto ciò che deve fare è togliersi i vestiti e firmare il suo nome nel libro del diavolo, dando volontariamente la sua anima. Dopo tutto quello che ha passato, tutte le morti e le tragedie, la corruzione della sua famiglia e della sua innocenza, Thomasin è finalmente pronta a cedere alle forze oscure che è stata accusata di aver evocato.
Si addentra così nella foresta dove trova non una sola strega, ma un’intera congrega che partecipa a un rituale e danza intorno a un falò infuocato. Thomasin è confusa quando iniziano a levitare, ma un senso di giubilo cresce dentro di lei quando anche lei inizia a sollevarsi sopra gli alberi, nella notte. In conclusione, dunque, nonostante i suoi sforzi, Thomasin non riesce a sconfiggere le accuse di stregoneria e non avendo altro a cui rivolgersi, alla fine abbraccia questo ruolo che le è stato ingiustamente imposto, spinta sistematicamente a consegnare la sua anima al diavolo.
Ha fatto del suo meglio per aiutare la sua famiglia a sopravvivere, solo per essere tormentata dai fratelli, sbugiardata dal padre e svergognata dalla madre. I suoi stessi genitori preferirebbero mandarla a vivere con un’altra famiglia piuttosto che tenerla con sé, ritenendo che la sua presenza sia la radice dei loro problemi. La fede in Dio ha portato a Thomasin e alla sua famiglia solo dolore e tormento, di cui Thomasin stessa si è fatta carico. Quando tutto è perduto, trova un barlume di speranza in Black Phillip, che chiede così poco ma offre così tanto. Perché non dovrebbe unirsi a lui?
A livello tematico, dunque, il film ruota attorno ad un forte conflitto di natura psicologica che si sviluppa nel personaggio di Thomasin. La ragazza è divisa tra la vita in una repressiva e patriarcale famiglia puritana e il desiderio di dar sfogo ai suoi istinti più primordiali, caratterizzati dalla brama di indipendenza, dalla sessualità e dalla ricerca del potere. Nei momenti finali del film, quando vediamo Thomasin sollevarsi sopra gli alberi, il suo volto è dunque un caleidoscopio di emozioni: orrore ed esultanza, eccitazione e paura.
Sebbene possa temere ciò che accadrà nella sua nuova vita, è finalmente libera. Libera dalle accuse della sua famiglia, dall’affidarsi a una fede cieca ricevendo in cambio solo infelicità e dalla repressione religiosa e sessuale a cui l’ha costretta il suo stile di vita puritano. Ironicamente, trova la liberazione proprio in ciò che suo padre e la sua religione le avevano insegnato a temere per tutta la vita: la dannazione. Il film ruota dunque intorno a queste due forze opposte, mostrando i modi in cui attraggono a sé l’essere umano. La figura della strega, demonizzata dai cristiani, va dunque a rappresentare quella libertà spirituale e fisica che la protagonista ricerca.
Il trailer di The Witch e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di The Witch grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 5 settembre alle ore 21:15 sul canale Italia 2.