Elodie racconta il suo esordio al cinema in Ti mangio il cuore

Elodie 2022
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Era uno dei momenti più attesi di Venezia 79, l’esordio di Elodie al cinema con Ti Mangio il Cuore, di Pippo Mezzapesa, nella selezione di Giornate degli Autori. La cantante dà corpo e voce alla prima pentita della mafia foggiana, un personaggio, quello di Marilena, di cui ha detto di essere orgogliosa. 

 

C’è il rischio che l’attenzione sul suo esordio al cinema possa togliere luce e spazio al film?

“Da tempo avevo pensato che sarebbe stato bello fare un’esperienza da attrice – risponde Elodie – ma attendevo la magia, una storia che mi colpisse e che mi desse la possibilità di fare qualcosa di diverso da quello che faccio quando canto.” E così è nata la volontà di interpretare Marilena. “La sceneggiatura mi ha mostrato un personaggio bello e autentico, molto sfaccettato. Marilena è una donna vera, e ho pensato che fosse pretenzioso da parte mia voler interpretarla ma era anche molto interessante. Ho accettato di parlare con lei, anche perché mi consentiva di andare molto più in profondità rispetto al solito, dal momento che faccio musica di intrattenimento, principalmente. Lidia Vitale mi ha aiutata tanto sul set e non era scontato che un’attrice tanto navigata potesse avere la voglia di starmi accanto e di aiutarmi.”

Elodie 2022
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Di Marilena, personaggio ispirato alla prima collaboratrice di giustizia appartenente alla mafia foggiana, Elodie ha detto: “Sarei orgogliosa di ciò che ha fatto una donna del genere, lei che ha scelto la vita per il bene dei suoi figli, ha deciso di non stare a certi schemi, di uscire da un loop. Sarei orgogliosa.”

E rispetto al lavoro di attrice che ha inaugurato proprio con questo film, la popstar italiana ha detto: “Con questo lavoro, ho scoperto delle cose di me, anche grazie agli altri, ai miei colleghi e alle collaborazioni. Lavorare insieme ti permette di scoprirti, mi sono trovata più volte in difficoltà e ho trovato persone che mi hanno sostenuta intorno a me. Mi piacerebbe replicare l’esperienza, ma sempre scegliendo con attenzione i progetti e starci dentro, immergermi. Potrebbe diventare un ottimo modo di lavorare su me stessa e fare terapia.”

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