Emanuele Propizio, sul set di Una Fottuta Bugia, racconta il suo personaggio

Emanuele Propizio Una Fottuta Bugia 1
Crediti Echo Group

Si intitola Una Fottuta Bugia, il nuovo film di Gianluca Ansanelli, le cui riprese si stanno svolgendo in queste settimana e che vede protagonista Emanuele Propizio (Ghiaccio, Romantiche) nei panni di Pietro, un giovane ex-enfant prodige squattrinato che si trova, suo malgrado, costretto a fingersi malato di cancro per non essere sfrattato di casa. L’incontro con Claudia, una ragazza malata terminale, lo costringe a confrontarsi col suo castello di bugie.

 

“È un ragazzo con un bagaglio adolescenziale importante – spiega del suo Pietro Emanuele Propizio, che abbiamo incontrato sul set – Nonostante sia stato un enfant prodige, non si è goduto la popolarità a causa di una situazione familiare difficile. I suoi genitori si sono separati, non erano in buoni rapporti e poi la madre muore. La sua infanzia è stata dolorosa per lui, e da adulto si trascina questo dolore che si riverbera anche nell’impossibilità di riuscire a fare l’attore. Convive con questo suo amico che come lui sta passando un momento di grande difficoltà perché è separato con un figlio, e quando gli arriva la lettera di sfratto, rimane incastrato in questo piano diabolico, che lui non condividerà mai a pieno. Però così conosce Claudia che gli cambierà la vita. Anche se lei rischia suo malgrado di dargli un dolore ancora più grande di quelli che lui ha già vissuto.”

Come hai lavorato alla preparazione del personaggio?

“Ho cercato di prendere il suo dolore inconscio, ne ho parlato tanto con Gianluca Ansanelli, il regista, e diciamo che Pietro ha un po’ di Emanuele. Mi sono ricordato tutte le sensazioni di quando ero piccolo e ho cominciato a fare questo lavoro. Ha contribuito alla preparazione sia il fatto che sono cresciuto con genitori separati, cosa che mi ha fatto molto soffrire da piccolo, sia il fatto che ho lavorato già da molto giovane. Con il tempo ho imparato a capire che fare l’attore prevede per forza delle parabole nella carriera, altrimenti si accetterebbe di tutto e io voglio avere la possibilità di scegliere cosa fare. Ho messo molto di Emanuele in Pietro, spero che questo impegno arrivi. La cosa che mi diverte molto di questo personaggio è che ha un modo di rapportarsi alle persone diverse in maniera misurata, nel senso che è molto sensibile e percepisce come comportarsi con le persone in base a come sono quelle stesse persone. Usa sempre la sua delicatezza e la sua sensibilità.”

Che aspettative si costruiscono dentro un attore durante le riprese di un film?

“È sempre molto difficile pensare alla riuscita del film. Mi affido sempre alla mia esperienza, perché anche se sono relativamente giovane, più di metà della mia vita l’ho passata sui set. Cerco di concentrarmi su quello che devo fare più che su quello che verrà fuori. È molto difficile per me rimanere concentrato su quello che devo fare, ma è quello che provo a portare avanti. Cerco di stare con il personaggio il più tempo possibile, ora so che Pietro starà con me per due mesi e non nego che durante le riprese ho il pensiero di quello che sarà. Cerco di affidarmi sempre al gioco di squadra, al regista e alla troupe.”

Hai cominciato da giovanissimo con un immediato riscontro, e ora interpreti un ex enfant prodige. Quando hai cominciato a lavorare, ti è mai venuto il pensiero che poi non saresti riuscito a superare te stesso?

“All’epoca no, pensavo solo a studiare e a migliorarmi, sono pensieri che vengono quando sei più grande, adesso. Ma per il momento sono stato fortunato, lavoro con una certa regolarità. La paura nasce quando cominci da piccolo e magari poi non riesci a superare quel momento in cui hai sempre ruoli di figlio, e poi cominciano ad offrirti i ruoli di padre. Ecco quello è un passaggio delicato… io sono scaramantico, non dico mai nulla, però per adesso non mi lamento.”

Le riprese di Una Fottuta Bugia dureranno 5 settimane e si snoderanno tra Roma e la Calabria. Il film è prodotto da Play Entertainment.

Di seguito, la trama del film: Pietro (Emanuele Propizio) è un ex-enfant prodige della pubblicità che oggi, a quasi trent’anni viene regolarmente scartato ai provini e sbarca il lunario insegnando teatro ai ragazzini della parrocchia. Vive in un modesto appartamento della diocesi con Nicolas (Giampaolo Morelli) un infermiere dall’indole casinara e menefreghista, divorziato con moglie e figlio a carico. Quando i due rischiano di essere sfrattati dal prete, Nicolas inventa l’orrenda bugia che il suo inquilino è malato di cancro. Inizialmente Pietro subisce la cosa impotente ma poi, proprio quando decide di confessare tutto, conosce Claudia (Antonia Fotaras), una ragazza veramente malata, che malgrado le sue gravi condizioni di salute, sprizza vitalità da tutti i pori. Tra i due ragazzi si crea un indissolubile legame a cui Pietro non vuole rinunciare. Riuscirà a gestire i suoi sentimenti senza ferire quelli di Claudia?

- Pubblicità -