Il cast principale, il regista Luca Miniero e la produzione di Benvenuti al Sud hanno incontrato la stampa nelle sale del cinema Fiamma, per raccontare il loro lavoro in Benvenuti al Sud.
Tutto è partito dal piccolo film francese Giù al Nord, che ha sbancato i botteghini e che ripropone uno stereotipo di contrasti geo-culturali che nel nostro paese la fanno da padroni, anche in maniera non proprio elegante. Lo stesso regista Luca Miniero ha riferito che il contrasto che c’è è utile per fornire materiale ad una serie fortunata di film, basta prima aspettare come si comporterà il pubblico con questo primo progetto.
– E’ un film che si basa sui clichè, c’è stato un contributo da parte del cast?
Luca Miniero: Mentre nell’originale gli sceneggiatori hanno lavorato soprattutto sulla differenza linguistica, qui i punti salienti sono stati altri, soprattutto per spostare l’attenzione da quello che era il punto di partenza cercando di realizzare qualcosa di più italiano.
Alessandro Siani: Io devo ringraziare il regista soprattutto in merito ai luoghi comuni rappresentati nel film, ho avuto la possibilità di contribuire a cambiare qualcosa, ad esempio il nome del mio personaggio era Ciro, e già questo era un luogo comune. Abbiamo così deciso di chiamarlo Mattia hce è decisamente un nome meno indicativo.
Valentina Lodovini: Io invece non essendo napoletana ma interpretandone una, ho preferito attenermi alla sceneggiatura, proprio per non cadere in un personaggio stereotipato ho preferito non lasciarmi troppo andare e fare esattamente quello che mi veniva richiesto.
Claudio Bisio: Partendo da Giù al Nord abbiamo avuto la possibilità di navigare nei nostri luoghi comuni. Per la nostra situazione nazionale è stato importante poter indagare questi conflitti geo-culturali. Gli sceneggiatori sono stati bravi a mantenersi sul filo della commedia, senza essere cattivi verso nessuna delle due parti in causa. Infondo la storia parla di due ‘ignoranti’ che imparano a valorizzare la diversità della quale avevano paura.
Angela Finocchiaro: Mi sono approcciata al film considerando la mie due nature, quella siciliana per la quale già Napoli è nord e quella padana, per la quale invece il nord è la Germania, per tutti c’è un nord. Il mio personaggio ha paura, si chiude nella sua realtà e diventa vittima delle sue stesse convinzioni nel momento in cui il marito non riesce a comunicarle la verità sulla sua vita a Castellabate.
–Come verrà preso il film da Firenze in su?
LM: Spero che venga visto ugualmente, infondo il conflitto che c’è tra le persone che arrivano a conoscersi è meno aspro di quello che c’è nelle alte sfere. E così il film racconta di un conflitto meno drammatico di quello reale.
–Perché con tante zone diverse del sud è stato scelto il Cilento?
LM: per una questione logistica, ci servivano mare e montagna, e poi per la realtà del paesino che ci ha aiutati a ritrovare l’atmosfera ridente che esiste davvero nei piccoli centri del sud, a dispetto dell’immagine che passa attraverso i media.
–Il cast ha contribuito alla sceneggiatura?
LM: Molti punti sono stati modificati in corso d’opera, gli attori hanno improvvisato molto. Abbiamo modificato le battute e qualcuno ha aggiunto del suo.
–Si è creata una nuova coppia comica?
CB: Mi piace lavorare con gli altri, sia con Angela con la quale ho molte cose in comune, sia con Alessandro che è molto diverso da me. Suscita molta ilarità nel pubblico la nostra incomprensione reciproca.
AS: Si è creato un buon rapporto e mi piacerebbe continuare a lavorare con Claudio, sono disposto anche a fare Benvenuti al Nord.
Infine l’intervanto di Carlo Rossella, Presidente della Medusa Film, ha augurato al film un buon successo al boteghino definendolo una commedia nazional – popolare di respiro europeo.
Il film uscirà nelle sale italiane l’ 1 ottobre 2010.