M – il figlio del Secolo, intervista Joe Wright e Luca Marinelli: “Il fascismo è la politicizzazione della mascolinità tossica”

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Debutto in anteprima mondiale all’81° edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica della Biennale di Venezia, per la nuova serie Sky Original M – il figlio del Secolo, dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati vincitore del Premio Strega e bestseller internazionale (edito da Bompiani) che racconta la nascita del fascismo in Italia e l’ascesa al potere di Benito Mussolini.

 
 

A parlarne sono intervenuti il regista Joe Wright, e il protagonista, Luca Marinelli, che per regalarci questa interpretazione, ha dolorosamente e faticosamente messo da parte il suo essere antifascista convinto.

Joe Wright: “Per quello che riguarda il personaggio, l’uomo e il politico non sono scindibili. Per me il fascismo è la politicizzazione della mascolinità tossica. Mussolini è fatto di rapporti intessuti a livello familiare, con gli amici e poi con la nazione e il mondo. Era importante sottolineare questo suo essere unico.”

M – il figlio del Secolo, lo sguardo in macchina di Mussolini

“Lo sguardo in macchina del protagonista è il modo che abbiamo trovato di raccontare allo spettatore la maniera in cui lui si esprime rispetto ai suoi pensieri. E’ stato un uomo che non ha mai detto cosa pensava perché ha sempre ingannato tutti quelli che aveva intorno, dalla famiglia alla nazione e forse a se stesso. Abbiamo pensato di farlo parlare direttamente al pubblico per far capire al pubblico quali fossero i suoi pensieri, sicuramente ha cercato di controllare sempre la sua narrazione, perché solo così poteva avere la possibilità di vincere.”

“Lavoro ormai da anni con Valerio Bonelli (montatore, ndr) e lui è in grado di leggere nella mia mente mente giro. Penso al montaggio mentre lavoro e lui riesce a tradurre questi miei pensieri. Per quello che riguarda invece la colonna sonora dei Chemical Brothers, avevo bisogno di qualcosa che desse ritmo rispetto all’estetica dell’epoca. I riferimenti sono stati molteplici, tra questi c’era il cinema di Dziga Vertov. E io volevo trasmettere l’energia del futurismo che ha caratterizzato quell’epoca, ma non potevo farlo con una musica che all’epoca risultava moderna, perché oggi sarebbe invece sembrata “d’epoca” e non avrebbe colto l’avanguardia di quello che era il fascismo all’epoca. In questo modo ho provato a dare un senso di vitalità.”

Come mai il fascismo è ancora oggi allettante? A questa domanda, Joe Wright ha risposto rintracciando all’interno dell’invenzione di Mussolini una volontà di sfruttamento dell’insoddisfazione delle persone nei periodi difficili.

“L’invenzione di Mussolini in riferimento al populismo dell’estrema destra è un’invenzione che ha ruotato intorno allo sfruttamento di legittime preoccupazioni delle persone, uno sfruttamento che ricorre alla paura. Naturalmente queste paure ci accompagnano e la società vive periodi sereni e difficili, durante i quali emergono queste figure che tentano a sfruttare le paure delle persone che a loro volta credono che questa sia la strada per risolvere le questioni.” 

M. Il figlio del secolo
photo credits Andrea Pirrello

Luca Marinelli si è sforzato di sospendere il giudizio per M – il figlio del Secolo

Luca Marinelli: “Come mi è stato presentato, passare attraverso al libro di Scurati, approcciarmi all’intelligente trasposizione cinematografica di quel libro, e sapere che tutto sarebbe stato diretto da Joe Wright mi ha fatto sentire le spalle protette. Abbiamo lavorato fianco a fianco e non avrei fatto un metro senza di lui.”

“Per fare questo lavoro bisogna approcciarsi al personaggio sempre sospendendo il giudizio, e diciamo che per quei sette mesi, da antifascista quale sono, sospendere il giudizio è stata una delle cose più dolorose che io abbia mai fatto. Ho pensato però che potesse essere l’approccio più onesto per tentare di avvicinarmi a questa persona.”

“Volevo che arrivasse tutta l’importanza del progetto, che tutti noi condividiamo una gigantesca ignoranza, me per primo, che non abbiamo fatto i conti con il passato, perché come vedete la storia si ripresenta, oggi, nel nostro presente. Ma soprattutto perché noi non abbiamo veramente conosciuto quello che ci ha preceduto.”

La scoperta di come era davvero “lui” attraverso scritti e ricerca

“Mi sono preparato come ogni ruolo, andando ad attingere dalle fonti, dal libro di Scurati prima di tutto, ma anche dai filmati dell’Istituto Luce, video molto controllati che offrono solo un aspetto trionfante di lui. Mi è stato molto utile un libro, scritto da Ranuccio Bianchi Bandinelli, che è stato un archeologo molto importante dell’epoca che venne costretto a fare da guida a Mussolini durante la visita di Hitler in Italia. E lì ho trovato una descrizione schiettissima di una persona antifascista che ne parla per quello che veramente era.”

M – il figlio del Secolo sarà disponibile su Sky a partire dall’inizio del 2025.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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