One Piece Film: Red intervista al regista Gorō Taniguchi

In occasione di Lucca Comics and Games 2022, abbiamo incontrato Gorō Taniguchi, che ha raccontato le origini della storia, il suo approccio ai personaggi e alcune curiosità su One Piece Film: Red.

One Piece Film: Red

Esce in anteprima, solo il 7 e 8 novembre in lingua originale in oltre 200 sale, prima di arrivare in sala l’1 dicembre One Piece Film: Red, diretto da Goro Taniguchi e quindicesimo film animato ispirato all’omonimo fumetto giapponese.

 

Red, che racconta la storia di Uta, musicista dalla voce ultraterrena e dalla misteriosa origine, vanta il coinvolgimento in veste di produttore l’autore del manga, Eiichirō Oda, e segna il ritorno nel franchise di uno dei personaggi più iconici da lui creati: Shanks il Rosso.

In occasione di Lucca Comics and Games 2022, abbiamo incontrato Gorō Taniguchi, che ha raccontato le origini della storia, il suo approccio ai personaggi e alcune curiosità su One Piece Film: Red.

One Piece Film: Red intervista al regista Gorō Taniguchi

Com’è nato il personaggio di Uta e perché è legato proprio a Shanks?

“All’inizio della lavorazione volevamo avere un nemico molto forte contro cui far scontrare i protagonisti, ma poi il Maestro Oda ci ha fatto presente che avevamo sempre creato nemici molto forti, chiedendo di trovare una soluzione diversa. Così, visto che c’era già questo personaggio che cantava, abbiamo pensato di svilupparlo come un lietmotiv all’interno del film. La cosa importante era trovare un legame con Rufy, e Oda stesso mi ha suggerito di usare Shanks”.

Quanto può continuare l’anime dopo la fine del manga?

“Tre anni fa Oda disse che pensava di concludere One Piece entro 5 anni, anche io penso che la parte del manga sia arrivata al climax, alla fase conclusiva. Tuttavia questa è un’opinione personale, nonostante si dica che il manga sia nella sua fase conclusiva, percepiamo che il mondo di One Piece di sta ampliando tantissimo, per cui è difficile prevederne la fine. E ovviamente io stesso sono un fan, per cui da una parte vorrei che non finisse mai, vorrei sempre nuove avventure, ma d’altra parte vediamo dove ci porterà Oda. Questo è il mio desiderio, mi auguro che possa durare in eterno. Vi racconto un aneddoto: 24 anni fa, la prima volta che ho lavorato con Oda, lui mi disse che stava immaginando l’evoluzione e lo sviluppo di questa trama in questo modo, ma poi quella svolta che aveva immaginato lui è arrivata dopo 5 anni. Con questi presupposti, nessuno ha modo di dire quando e come finirà.”

Come è nato il design di Uta?

“Per realizzarne i design abbiamo chiesto a Oda di realizzare molti personaggi, e ovviamente quello che vedete nel prodotto finale, Una così com’è, in realtà è il frutto di decisioni precise e giustificate in ogni singolo aspetto. Ovviamente anche per la storia di Uta, tutto combacia con la storia di Shanks il Rosso. Il personaggio è nato da molte conversazioni, abbiamo sempre tentato di dare una storia di base solida al personaggio.”

Come avete lavorato sulla colonna sonora e come avete costruito le scene musicali?

“Insieme allo sceneggiatore, abbiamo pensato alle scene musicali in fase di scrittura, sapevamo già dove e come inserirle. L’obbiettivo era quello di guardare l’intera opera come fosse un concerto di Uta, e ovviamente ogni scena musicale doveva nascere e concludersi come una sceneggiatura a parte. In questo caso, per quanto riguarda le movenze della danza, abbiamo chiesto a una ballerina professionista di partecipare alla produzione. Quindi questo lungometraggio, nonostante sia un anime, è stato costruito e sviluppato come se avessimo utilizzato attori veri e sarebbe bello se questo si vedesse nel risultato finale.”

Qual è la parte che l’ha appassionato di più?

“Ho prodotto altre tre opere insieme a Oda, e lui è sempre stato molto appassionato. Ma questa volta lo sembrava particolarmente. Credo che ci siano due motivi per questo coinvolgimento. Innanzitutto perché lui è molto amante della musica, ma poi perché nello sviluppo della storia lui stesso si è innamorato di Uta e realizzandola, ha realizzato un numero di bozzetti molto più alto rispetto a quelli solitamente dedicati al resto dei personaggi. Scambiandoci le idee per il film, anche noi ci siamo appassionati al personaggio e ci siamo resi conto che era nostro obbiettivo coinvolgere gli artisti e dire loro che questa storia era molto importante. E loro hanno capito il valore del progetto, infatti hanno lavorato in modo eccellente. Credo che ai fan giapponesi sia passata bene l’idea di Uta come regina della musica, e spero che questa idea passi anche ai fan italiani.”

One Piece Film: Red è ormai prossimo all’uscita in sala, il 1° dicembre, e sarà inoltre in anteprima il 7 e 8 novembre in lingua originale in oltre 200 sale. Il film è distribuito da Anime Factory, etichetta di proprietà di Plaion Pictures, diretto da Goro Taniguchi e prodotto da TOEI Animation.

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