A Genoux Les Gars

Presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2018, A Genoux Les Gars (Sextape) è il nuovo film del regista Antoine Desrosières, che torna alla regia dopo anni di silenzio. Per romperlo sceglie di riprendere un tema già esplorato in precedenza e qui portato alle estreme conseguenze, quello della sottomissione  e dell’emancipazione femminile.

 

In assenza di sua sorella Rim (Inas Chanti), Yasmina (Souad Arsane) si ritrova coinvolta e costretta ad un perverso gioco organizzato dal suo ragazzo Salim (Sidi Mejai) e il suo amico Majid (Mehdi Dahmane). L’atto sessuale a cui la ragazza è costretta viene segretamente filmato con la minaccia di diffusione, cosa che getta Yasmina in una spirale di vergogna e desiderio di rivalsa.

La forza del A Genoux Les Gars si svela sin da subito essere nei dialoghi, rispecchianti perfettamente il modo sconclusionato e frammentato di esprimersi dei ragazzi, ricco di giochi di parole, doppi sensi e discorsi che si alternano senza un senso logico. Nella scrittura il regista si avvale infatti dell’aiuto dei suoi giovani attori, che infondono così tutta la loro conoscenza a riguardo e rendendo il film di una brillantezza e di una comicità rare. Pur raccontando un fatto ispirato ad eventi tristemente accaduti, il regista sceglie di raccontarlo affidandosi ai toni della pura commedia, giocando così ad ironizzare su ciò che normalmente non ha nulla di divertente.

A Genoux Les Gars

Seguendo la giovane Yasmina entriamo sempre più nel suo mondo di adolescente, dove nessuno la comprende e il tema della sessualità è sempre più invadente. Desrosières ne fa un ritratto fedele, mai giudicante, che aiuta a renderci gradevole la protagonista e portandoci ad empatizzare con lei. Complici la già citata brillante scrittura e la bravura della giovane protagonista, che più di tutti risulta naturale e a suo agio nel ruolo.

A lungo andare tuttavia il film perde lo slancio iniziale, e si presentano diverse situazioni dove la comicità risulta lievemente fuori tono e finisce per dare la sensazione di star girando intorno al tema prima di arrivare alla conclusione. Conclusione che quando arriva non svela la forza che ci si aspettava, ma che vista nel complesso del film riesce con gusto a raccontare del viaggio di iniziazione verso l’amore e il sesso, un viaggio allo stesso tempo complesso e tragicomico.

A Genoux Les Gars, prima di essere una commedia, è la storia di una ragazza che lotta contro la frustrazione generata dalla violenza e dalla sottomissione perpetrate sulle donne in un regno maschilista. La lotta per l’emancipazione trova nell’attualità della storia una sua non indifferente attrattiva, che nonostante i diversi difetti del film, prevalentemente di ritmo, riesce a intrattenere e a far riflettere sui diversi temi presenti all’interno del film.

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RASSEGNA PANORAMICA
Gianmaria Cataldo
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Gianmaria Cataldo
Laureato in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è un giornalista pubblicista iscritto all'albo dal 2018. Da quello stesso anno è critico cinematografico per Cinefilos.it, frequentando i principali festival cinematografici nazionali e internazionali. Parallelamente al lavoro per il giornale, scrive saggi critici e approfondimenti sul cinema.
a-genoux-les-gars-recensioneA Genoux Les Gars, prima di essere una commedia, è la storia di una ragazza che lotta contro la frustrazione generata dalla violenza e dalla sottomissione perpetrate sulle donne in un regno maschilista.