Best of Enemies recensione

Nel 1968, in America, i notiziari trasmessi da Nbc e Cbs erano quelli che detenevano l’autorevolezza nella divulgazione delle notizie. In questo scenario, la terza rete, la Abc, arrancava vistosamente. Ma, si sa, lo stato di necessità acuisce l’ingegno e la rete ideò un metodo alternativo alla copertura mediatica pressoché totale offerta dai network rivali delle convention nazionali del partito repubblicano e democratico che si tennero quell’anno nel corso di un’infuocata estate: una serie di dieci dibattiti con due intellettuali di spicco, il repubblicano William Buckley Jr e lo scrittore democratico Gore Vidal, che avrebbero offerto il loro punto di vista su candidati e temi emersi dalle due convention.

Best of EnemiesL’impatto di questi “epici” faccia a faccia sulle vite dei due diretti interessati ma anche sull’evoluzione della storia della televisione a stelle e strisce (e non solo), è analizzato nel brillante documentario Best of Enemies di Robert Gordon e Morgan Neville, giunto in Italia grazie al Biografilm Festival di Bologna dopo la presentazione allo scorso Sundance.

William F. Buckley Jr, scomparso nel 2008, fu uno dei pilastri del movimento conservatore che sostenne e perorò la presidenza di Ronald Reagan, anche attraverso la sua rivista National Review. Gore Vidal, mancato invece nel 2012, romanziere, drammaturgo e sceneggiatore omosessuale, polemista e fine analista politico, aveva scandalizzato il paese con opere quali La statua di sale e Myra Breckinridge, dove si parlava apertamente di omosessualità e transessualità.

Il confronto tra questi due maestri dell’arte retorica, entrambi ben consapevoli del funzionamento del mezzo televisivo, divenne ben presto un match verbale senza esclusione di colpi. Lo scontro presto trascese il profilo delle visioni del mondo agli antipodi per scendere sul piano personale. William F. Buckley Jr e Gore Vidal si detestavano reciprocamente e non fecero nulla per nasconderlo al pubblico, raggiungendo l’apice dell’ostilità con un insulto che fece epoca, segnando in qualche modo i destini di entrambi, coinvolti per anni in una battaglia legale scaturita dall’episodio.

Gli ascolti dei dibattiti diedero ragione alla strategia dell’Abc, trasformando per sempre il format e le regole del talk show politico, che avrebbe da allora opposto posizioni contrapposte, privilegiando lo scontro verbale acceso e polemico. Facendo commentare le immagini di archivio della Abc ad alcuni testimoni dell’epoca ed esperti di comunicazione, tra cui il fratello di Buckley e Christopher Hitchens, i registi Gordon e Neville evidenziano la contemporaneità dei temi trattati.

Best of Enemies è un divertente e coinvolgente documentario che offre diversi spunti di riflessione sul sistema dell’informazione passato e attuale e sulle modalità d’interazione personale all’epoca dei social network.

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