Uscito nel 1932 e diretto da Tod Browning, Freaks è un film maledetto, scandaloso e rivoluzionario, che nel tempo si è imposto come un cult imprescindibile della storia del cinema. Lontano dagli stereotipi dell’horror classico, il film utilizza il mondo del circo come palcoscenico per raccontare una vicenda di amore, inganno e vendetta, ma soprattutto per scardinare le ipocrisie della società.
Girato con veri “fenomeni da baraccone”, Freaks scosse profondamente il pubblico dell’epoca, al punto da essere censurato, tagliato e vietato in diversi Paesi. Oggi, a quasi un secolo di distanza, conserva intatta la sua forza disturbante e la sua lucidità polemica, confermandosi un’opera unica e coraggiosa.
Trama: amore, tradimento e vendetta sotto il tendone del circo
All’interno di un circo popolato da artisti deformi e bizzarri, il nano Hans si innamora della trapezista Cleopatra, bellissima donna “normale” che però è interessata soltanto alla sua eredità. In combutta con l’amante Hercules, la trapezista progetta di sposare Hans per poi ucciderlo.
La fidanzata del nano, Frieda, cerca invano di metterlo in guardia, finché la verità viene a galla. Gli altri freaks, traditi e offesi dall’inganno, decidono di vendicarsi. In una sequenza finale tra le più agghiaccianti della storia del cinema, Cleopatra e Hercules vengono puniti con mutilazioni che li riducono a caricature grottesche e mostruose, ribaltando il concetto stesso di “diversità”.
Un film disturbante e coraggioso
Alla sua uscita, Freaks fu accolto come un’opera scandalosa e inguardabile. MGM impose tagli drastici, riducendo la pellicola di oltre 30 minuti e privandola di molte scene finali. In numerosi Paesi fu vietato per decenni: nel Regno Unito fino al 1964, nella Germania nazista fino al 1945, e in Italia addirittura fino agli anni Settanta.
Ciò che spaventava non erano gli effetti speciali – assenti – ma la realtà stessa: Browning scelse veri freaks per interpretare i personaggi, mostrandoli senza pietismi né artifici di trucco. La forza disturbante del film nasce dalla sua autenticità, dal mostrare senza filtri corpi considerati “mostruosi” e dall’accusare implicitamente la società che li emarginava.
La vera mostruosità è la “normalità”
Il messaggio di Freaks è ancora oggi attualissimo: i veri mostri non sono gli emarginati del circo, ma le persone “normali” che tradiscono, umiliano e sfruttano i più deboli. Hans e i suoi compagni sono vittime di una società ipocrita, ma trovano nell’unione la forza di ribellarsi.
Browning, che conosceva bene l’ambiente circense avendovi lavorato in gioventù, racconta questo microcosmo senza idealizzarlo né giudicarlo, restituendone le contraddizioni e la forza umana. Nel film riecheggiano grandi figure dell’immaginario horror – da Frankenstein al Fantasma dell’Opera, fino a The Elephant Man – accomunate dall’idea che la paura nasca dalla diversità e dall’incapacità di accettarla.
L’eredità di un film maledetto
Freaks fu un flop al botteghino e segnò la fine della carriera hollywoodiana di Tod Browning, ostracizzato dopo le polemiche. Ma con il passare degli anni, il film è stato riscoperto e rivalutato come un capolavoro incompreso, capace di influenzare intere generazioni di registi e di diventare un punto di riferimento imprescindibile per l’horror e non solo.
La sua capacità di unire intrattenimento, allegoria sociale e riflessione sulla diversità lo rende un’opera radicale, ancora oggi disturbante, ma anche profondamente umana. Un classico che non smette di inquietare e far riflettere.
Freaks
Sommario
Freaks di Tod Browning è un horror disturbante e rivoluzionario, censurato all’epoca e oggi considerato un cult che riflette sulla diversità e sulla vera natura dei mostri.