It’s What’s Inside è stato presentato in anteprima a gennaio durante il Sundance Film Festival 2024 nella sezione Midnight. Questo film scritto e diretto da Greg Jardin unisce il genere horror alla commedia con un fattore soprannaturale, dove i vari protagonisti si ritrovano ognuno nei panni di un’altra persona. Il cambio dei corpi e della propria identità però non avviene attraverso delle possessione malefiche o demoniache ma con l’uso di una strana macchina che possiede uno dei partecipanti di questa reunion tra vecchi amici. Ovviamente quello che all’inizio sembrava un gioco divertente si rivelerà un incubo ad occhi aperti ma anche un occasione, per qualcuno di loro, d’essere quello che hanno sempre voluto diventare.
La trama di It’s What’s Inside
It’s What’s Inside di Greg Jardin nelle prime sembra essere un depistaggio al film stesso, si concentra sulla relazione di una giovane coppia di fidanzati in difficoltà. Tra Shelby (Brittany O’Grady) e Cyrus (James Morosini) la scintilla è svanita, ma la ragazza è pronta a far ripartire le cose sorprendendo il fidanzato con un piccolo gioco di ruolo e indossando una lunga parrucca bionda accattivante peccato che però non funziona. L’imbarazzante situazione da cui scatta il loro ennesimo litigio di coppia è in qualche modo messa da parte dalle imminenti nozze di un vecchio amico, Reuben (Devon Terrell) infatti sta per sposare la sua fidanzata Sophia. In previsione di quell’unione matrimoniale chiamata con l’hashtag “Reuphia”, nello stile “Bennifer” e “Brangelina”, il futuro sposo decide d’invitare dei suoi vecchi amici del college ad unirsi a lui per la sua festa d’addio al celibato e dove la promessa sposa che non sarà presente.
Sulla strada per la rimpatriata, che si svolgerà in una villa gotica appartenuta alla defunta madre e artista bohémien di Reuben, Shelby sfoglia l’Instagram di un’altra ex alunna, Nikki (Alycia Debnam-Carey), che da allora si è reinventata come influencer che sembra aver tutto e che invidia. A completare il gruppo di amici ci sono Dennis (Gavin Leatherwood), Brooke (Reina Hardesty) e Maya (Nina Bloomgarden), ma anche l’enigmatico Forbes (David Thompson). Tuttavia, il ragazzo che da sempre è considerato il nerd del gruppo quando appare all’improvviso, a serata già iniziata, ha qualcosa di speciale in suo possesso che farà in modo che questa sarà una notte da ricordare per sempre.
L’oggetto in questione è una vecchia valigia che al suo interno svela un meccanismo, senza spiegare troppo, una sorta di gioco di società dove ognuno deve recitare un ruolo. Il punto chiave però è che ci si scambia i corpi tra i giocatori e quello che si presenta come un modo per fare qualcosa diverso dal solito, tipo ubriacarsi e fumare, darà libero sfogo agli istinti primordiali degli otto giocatori. La situazione si complicherà del tutto quando due dei partecipanti moriranno all’improvviso e il gioco diventerà una questione di sopravvivenza tra i sei rimanenti dove alcuni dei protagonisti approfitteranno, dell’assurda esperienza, per cambiare le loro vite.
Quando Bodies Bodies Bodies diventa Cluedo
L’ opera prima di Greg Jardin si unisce al genere horror/commedia di cui forse l’esempio migliore degli ultimi anni è Bodies Bodies Bodies di Halina Reijn. Il regista infatti confeziona un film che si trova sulla sottile linea rossa tra lo slasher movie ma anche un classico giallo che qui sembra molto ispirato al cult anni Ottanta Clue, tradotto da noi con il titolo Signori, il delitto è servito. Uno degli aspetti però che colpisce di più la fotografia di Kevin Fletcher che utilizza giochi di specchi e gel dai colori vivaci, infatti lo spettatore riesce a capire con le scene in rosso chi è veramente nel corpo di chi.
Per concludere una menzione speciale al cast versatile, che fa un lavoro ingannevolmente leggero di un film che avrebbe potuto facilmente essere incomprensibile. Si tratta di una serie di interpretazioni notevoli, in particolare da parte di David Thompson, Brittany O’Grady e Alycia Debnam-Carey, la cui scena finale tra chi è veramente e chi sta indossano il suo vero corpo che costituisce il nucleo drammatico incandescente del film.
It's What's Inside
Sommario
It’s What’s Inside è un horror comico perfetto per questa spooky season e un film che sa divertire. Un mix di generi diversi dove la gente recita un ruolo ma che non sai fino all’ultimo chi è veramente. L’epilogo finale è il vero colpo di scena che non ti aspetti, ed è il vero motivo per guardare fino in fondo l’opera prima di Greg Jardin.