Mia moglie per finta: recensione del film

Mia moglie per finta film

Venerdì 1 aprile esce nelle sale italiane Mia moglie per finta (Just Go With it), la nuova commedia di Dennis Dugan. In Mia moglie per finta il chirurgo plastico Danny (Adam Sandler) dopo un matrimonio sventato a poche ore dalla cerimonia scopre lo straordinario potere della fede nuziale al dito.

 

Per anni decide di utilizzare l’anello per rimorchiare giovani single raccontando loro storie di disastri coniugali di cui si rappresenta come vittima innocente. Un giorno, però, incontra Palmer (la modella Brooklyn Decker al suo esordio cinematografico) una 23enne bellissima con cui decide di “fare sul serio”. Piuttosto che raccontarle la verità trova più conveniente provare a rendere reali le sue bugie e decide di spacciare l’assistente Katherine (Jennifer Aniston) per la sua ex moglie, coinvolgendola in un vortice di equivoci. Katherine è la persona che lo conosce meglio di tutti, chi meglio di lei può impersonare sua moglie? Chi meglio di lei può aiutarlo a rendere le sue bugie non solo verosimili, ma a trasformarle nella verità nell’arco di un week end alle Hawaii…

Le dinamiche sono quelle della commedia classica, ma se il ritmo regge bene nella prima parte, la catena di equivoci sembra ad un certo punto interrompersi bruscamente, lasciando spazio alla costruzione del finale romantico. Le bugie non vengono al pettine, o almeno non viene mostrato allo spettatore il progressivo sgretolarsi della messa in scena di  Danny. Questo un po’ dispiace, perché avrebbe potuto dare il via ad un crescendo di gag che avrebbero forse accompagnato meglio lo spettatore verso l’ovvia conclusione.

Proprio nella seconda parte del film è però presente un momento divertente: una sfida quasi clownesca tra Jennifer Aniston e Nicole Kidman che si esibiscono in una gara di danze hawaiiane. Nel complesso il film non sorprende, ma intrattiene abbastanza piacevolmente. Risponde perfettamente alle aspettative. La Aniston e Sandler fanno il loro “sporco” mestiere: personaggi collaudatissimi che funzionano. Più eclettica è sicuramente la Kidman che interpreta in un cammeo il ruolo divertente dell’antipatica ex compagna di liceo. La trama è ispirata al film bollywoodiano del 2003 “Maine Pyaar Kyun Kiya”, a sua volta basato sulla pellicola del 1969, “Fiore di cactus”.

- Pubblicità -