Mortadello e Polpetta – contro Jimmy lo Sguercio rappresenta il pirotecnico tentativo, da parte del regista Javier Fesser, di restituire “su pellicola” l’universo affetto da poli-sinfonia cromatica disegnato da Francisco Ibáñez, celebre fumettista spagnolo, nel lontano 1958: da quel momento in poi, le disavventure dei due improponibili agenti fanno compagnia a ben tre generazioni di spagnoli, ri-confermando il proprio successo in patria ma anche all’estero, visto che la serie è stata tradotta in ben dodici paesi. Dopo due tentativi live action datati 2003 (La Gran Aventura de Mortadelo y Filemon) e 2008 (Mortadelo Y Filemon. Mision: salvar la Tierra) questo nuovo tentativo da parte di Fesser rappresenta la volontà di riportare la vicenda alla vera essenza del famoso fumetto, grazie alle morbide linee tridimensionali dell’animazione.

 

In questa avventura, i due improbabili agenti segreti della T.I.A (Tecnici di Investigazione Aeroterrestre) devono salvare l’agenzia di Mister L dalle perfide mire del folle Jimmy lo Sguercio, pazzo a piede libero aiutato dai suoi scagnozzi gemelli siamesi Felice e Beato, e da quelle – omicide – di suo cugino Tranciamuli, energumeno di trecento chili, con un cervello di sessanta grammi e intenzionato a conciare per le feste Mortadello; ovviamente, ogni loro azione avrà lo stesso impatto lieve di  un elefante pronto a ballare, sulle note di Julio Iglesias, in una cristalleria.

mortadello-e-polpetta-contro-jimmy-lo-sguercio 1Funambolico, divertente, eccessivo e – ovviamente – iper fumettistico, questo universo generato dalla mente geniale di Ibáñez incontra non solo il gusto spagnolo ma anche quello italiano, giocando sulla parodia del genere spionistico che ha, da sempre, esercitato un certo fascino anche sul fumetto nostrano (basti citare la nota “avventura” firmata da Magnus &Bunker e che risponde al nome di Alan Ford): rovesciando i capisaldi di un genere evergreen dall’insostituibile successo, si crea un universo picaresco, dove i personaggi che si muovono al suo interno sono dei “cialtroni” in bilico sul filo sottile che separa la comicità slapstick dall’umorismo cinico e grottesco, quando anche la risata si trasforma in un ghigno di piacere nei confronti delle disgrazie altrui (in questo caso, quelle provocate da Mortadello e Polpetta). Il film riesce nell’ardua impresa di ampliare il proprio bacino di pubblico, coinvolgendo sia gli adulti a caccia di un disimpegno intelligente, che i più piccoli e disincantati, alla ricerca di nuovi (anti)eroi quotidiani. Mortadello e Polpetta – contro Jimmy lo Sguercio riesce anche, in questo adattamento di Fesser, ad aggiornare le avventure dei due agenti speciali immergendoli nella nostra realtà quotidiana, azzerando ulteriormente la distanza con gli spettatori: si parla così di Facebook, di cellulari e perfino di Grande Fratello, share e audience, sempre senza perdere quel tratto cinico nel descrivere il nostro quotidiano.

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RASSEGNA PANORAMICA
Ludovica Ottaviani
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Ludovica Ottaviani
Ex bambina prodigio come Shirley Temple, col tempo si è guastata con la crescita e ha perso i boccoli biondi, sostituiti dall'immancabile pixie/ bob alternativo castano rossiccio. Ventiquattro anni, di cui una decina abbondanti passati a scrivere e ad imbrattare sudate carte. Collabora felicemente con Cinefilos.it dal 2011, facendo ciò che ama di più: parlare di cinema e assistere ai buffet delle anteprime. Passa senza sosta dal cinema, al teatro, alla narrativa. Logorroica, cinica ed ironica, continuerà a fare danni, almeno finché non si ritirerà su uno sperduto atollo della Florida a pescare aragoste, bere rum e fumare sigari come Hemingway, magari in compagnia di Michael Fassbender e Jake Gyllenhaal.
mortadello-e-polpetta-contro-jimmy-lo-sguercio-recensione-del-film-danimazione-spagnoloIl film riesce nell’ardua impresa di ampliare il proprio bacino di pubblico, coinvolgendo sia gli adulti che i più piccoli.