Questa storia qua recensione film

Dopo essere stato grandemente anticipato anche grazie al palcoscenico della Mostra del cinema di Venezia, esce in sala, con un enorme e immediato riscontro di pubblico, Questa storia qua, documentario a quattro mani di Sybille Righetti e Alessandro Paris che ripercorre la vita e i successi della rockstar italiana Vasco Rossi partendo dal suo luogo di origine, Zocca, un piccolo paese di montagna in Emilia Romagna.

 

In Questa storia qua materiale di archivio e immagini evocative di quegli anni si alternano a video del cantante e performance live e anche con interviste agli abitanti del paese, alcuni dei quali hanno realizzato progetti con lui, come una radio indipendente o fondato la prima band. I documentari servono ad analizzare una situazione, un luogo, descrivere una personalità. Molte volte portano alla ribalta avvenimenti o storie che conoscono in pochi. Il pregio del documentarista è quello di trovarsi nel momento giusto al posto giusto e decidere di testimoniare ciò che vede. Così come a volte fanno anche i poeti, o nei nostri tempi, i cantanti.

Questa storia qua, il film

Questo è il caso di Sybille Righetti, regista, insieme ad Alessandro Paris, di Questa storia qua, un documentario su Vasco Rossi, che viene distribuito da Lucky Red dopo la presentazione all’ultimo Festival del cinema di Venezia (il sospetto è che sia un po’ veicolato) in un momento in cui del rocker di Zocca si parla moltissimo, sia per le sue uscite sul web, sia per il suo stato di salute. Zocca, piccolo paese in provincia di Bologna, è infatti il secondo protagonista, così come lo sono i suoi abitanti, che ovviamente sono tutti amici di Vasco.

L’intero paese è in scena (e applaudito fragorosamente durante la proiezione in Sala Darsena al Festival di Venezia) tranne Vasco, che è invece una voce narrante che ci guida nel racconto della sua vita. Il documentario di per sé, oltre che farci conoscere il dietro le quinte della vita di Vasco, ossia il periodo precedente alla fama nazionale, è un bel documento anche degli anni ’70, periodo in cui proliferavano modalità innovative di pensiero e di movimento, come le radio libere, presenti anche appunto in piccoli paesi come Zocca.

Il territorio è quindi importante, così come le amicizie, i legami, che hanno anche una certa influenza sul cantautore Vasco, la cui personalità prende un’altra dimensione, più umana, oltre che quella di rockstar maledetta che prima di invecchiare ed avere i primi acciacchi, è sempre stato utilizzatore di ogni tipo di sostanza, come ammette lui stesso nel documentario. E’ anche interessante il racconto della genesi di alcune canzoni tra le più famose come “Albachiara” e “Bollicine”, che è avvenuto nel più semplice dei modi, ossia con l’ispirazione di un momento. Anche in questo caso, si è trattato di essere al posto giusto al momento giusto.

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