Shelter – Identità violate: recensione del film

Shelter - Identità violate

Gli amanti del genere Psycho-thriller troveranno dal prossimo weekend al cinema pane per i propri denti. Shelter – Identità violate (“Shelter” titolo originale), è infatti un film che sfrutta appieno tutte le caratteristiche tipiche del genere, stuzzicando al massimo l’emotività dello spettatore scuotendola mediante una trama carica di suspence e colpi di scena. Non mancano altresì momenti di puro Horror.

 

Protagonista di Shelter – Identità violate è una donna tenace e capace, Cara Jessup, psichiatra forense molto convinta delle sue idee, tra le quali c’è quella che le personalità multiple non esistono realmente, ma sono solo suggestioni. Suo padre, il dottor Harding, le sottopone così il caso di David Bernburg, un giovane sulla sedia a rotelle arrestato per vagabondaggio e messo sotto cure mediche dato il suo labile stato psichico. Carla così scopre che David è in grado di assumere più personalità, anzi pare che incarni persone vittime di omicidi. Da qui comincia per lei un’avventura mozzafiato, nella quale viene messa a rischio la sua vita e non solo.

Shelter – Identità violate riprende un leitmotiv più volte sfruttato dal cinema: quello di una psichiatra o uno psichiatra, i quali, curando un paziente, ne scoprono aspetti inquietanti latenti, magari paranormali. Il film inizia con le migliori premesse, poi perde un po’ di brillantezza, rischiando di diventare quasi confusionario e scontato. Il risultato complessivo è comunque valido. Shelter – Identità violate è stato girato tra il 2008 e il 2009 a Pittsburgh, Pennsylvania. Il primo Paese a distribuire Shelter – Identità violate nelle sale cinematografiche è stato il Giappone il 27 marzo 2010; successivamente è stato distribuito in Irlanda e nel Regno Unito il 9 aprile dello stesso anno. Qui e negli Usa dal 25 febbraio.

I registi sono Måns Mårlind e Björn Stein, svedesi, al loro film d’esordio. Attualmente stanno anche lavorando al quarto episodio di Underworld – “Underworld 4: New Dawn” – lungometraggio sull’eterna lotta tra vampiri e licantropi, la cui uscita nelle sale è prevista per il 2012. Gli attori protagonisti sono Julianne Moore e Jonathan Rhys-Meyers. La prima, sinuosa attrice americana dai capelli rossi e dall’invidiabile forma fisica malgrado abbia ormai superato i 50 anni, interpreta ovviamente i panni della psichiatra e detective improvvisata Cara Jessup. Vanta una carriera che l’ha vista oscillare dai ruoli tipici della commedia sentimentale a quella sensuale, finanche a quelli del genere fantascientifico. Il secondo indossa invece i panni dello psicopatico David Bernburg. Attore-modello, Rhys-Meyers vanta già 24 film all’attivo a 34 anni. Il film che lo ha consacrato al grande pubblico è stato “Match point” (2005) di Woody Allen.

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