The Conspirator

Dopo l’ultima impegnativa fatica di Leoni per Agnelli, torna dietro la macchina da presa Robert Redford. E lo fa alla grande con The Conspirator: pellicola di grande spessore sociale che conferma il grado di maturità del cinema americano. Questo film è l’occasione per Redford di tornare a raccontare un po’ di storia(macchiata) americana.

 

Lo ha fatto come attore e lo sta facendo da regista. Solo che questa volta ritorna un po’ indietro nel tempo, per raccontare uno dei momenti più bui della storia americana: l’assassinio di Abraham Lincoln.

A seguito dell’assassinio del 16° Presidente degli Stati Uniti, sette uomini e una donna sono stati arrestati con l’accusa di far parte di un gruppo di cospiratori che ha organizzato l’assassinio di Lincoln, del Vice-Presidente e del Segretario di Stato. Il giovane avvocato, Frederick Aiken, di 28 anni, eroe di guerra, accetta riluttante di difendere davanti a un tribunale militare Mary Surratt, la donna di 42 anni accusata dell’assassinio. Aiken realizza che la sua cliente potrebbe essere innocente e che viene usata come esca al fine di catturare l’unico cospiratore che è sfuggito ad una massiccia caccia all’uomo…

The Conspirator 

The Conspirator

The Conspirator analizza con tremenda lucidità la reazione di una nazione all’assassinio brutale del proprio presidente in un momento molto critico in cui il paese era profondamente diviso fra Nord e Sud. Ma il merito di Redford e del film è di sapere individuare e analizzare imparzialmente quello che accadde e tutti gli strascichi politico-sociali che l’evento più sconvolgente della storia americana aveva provocato.

Ne viene fuori un intelligente affresco critico verso se stessi e la propria storia. Capace di guardarsi indietro con trasparenza e lealtà, ammettendo talvolta gli orrori commessi, ma strizzando l’occhio a cosa poteva essere e non lo è stato. Riconoscere i propri errori è il primo passo per poter crescere. The Conspirator in sé può piacere o meno, ma ciò non ridimensiona questo importante assunto: tutti pensano di conoscere la storia, ma ci siamo chiesti qualche volta che forse non è così? … forse noi italiani in tal senso potremmo(dovremmo) fare di più.

Oltre a raccontare i fatti narrati, questo il film è anche una storia di fedeltà e devozione. Fedeltà da parte del protagonista Frederick Aiken (interpretato rigorosamente da James McAvoy) verso la costituzione, devozione di una madre (impeccabile Robin Wright) nei confronti del proprio figlio, che fa di tutto per proteggere nonostante sia colpevole, aggrappandosi a concetti come il dovere, l’onore e la lealtà.

Seppur con qualche difficoltà iniziale, The Conspirator viene fuori nella seconda parte in maniere decisiva, dimostrando tutto il suo potenziale. Ricco di un cast di caratteristi (fra tutti Tom Wilkinson) che contribuiscono a regalarci uno storico affresco di una delle pagine più buie di storia, il film di Redford si dimostra capace di raccontare i fatti lasciando allo spettatore la possibilità di intraprendere la via giusta.

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