The Party: recensione del film di Sally Potter #RomaFF12

the party

Un bianco e nero vivido ci accoglie in scena, con Kristin Scott Thomas che apre una porta e punta una pistola verso gli spettatori. Inizia così The Party, film scritto e diretto dalla regista inglese Sally Potter, presentato nella selezione ufficiale della Festa del Cinema di Roma 2017.

 

Ci ritroviamo subito dopo, qualche ora prima, in una modesta casa borghese inglese, durante i preparativi di una festa. Lei, Janet, in cucina prepara delle tartine, lui, Bill, è intento a mettere su un vinile e versarsi del vino rosso. Ma c’è qualcosa di strano: lei continua a ricevere telefonate di congratulazioni e lui sembra perso, fissa il vuoto e si lascia andare su una poltrona in salotto.

Lei è Kristin Scott Thomas, lui Timothy Spall, che iniziano ad accogliere uno ad uno gli amici. C’è la cinica migliore amica di Janet, April (Patricia Clarkson), con il suo partner che la fa innervosire, lo spirituale Gottfried (Bruno Ganz). C’è la collega e amica di Bill, Martha (Cherry Jones), insieme alla sua compagna molto più giovane di lei, Jinny (Emily Mortimer). E infine c’è l’affascinante Tom (Cillian Murphy), un banchiere che poco c’entra con il gruppo di amici, marito di una collega della coppia, che però lo raggiungerà in tempo per il caffè.

Ed è anche da lui, dalla sua entrata in scena in particolare, che si capisce che quella non sarà una serata come le altre: quella che era nata come una serata di festa per celebrare un traguardo lavorativo della padrona di casa, diventerà poco dopo un momento di incontro e scontro inevitabile, dove nessun personaggio riuscirà a nascondersi, affrontando le conseguenze di verità rivelate inaspettatamente.

The Party regge grazie a tre elementi principali, tutti e tre collegati tra di loro e che non potrebbero essere così forti, se non esistessero gli altri due. La sceneggiatura, la regia e la bravura dei suoi interpreti.

Sally Potter ha sviluppato una sceneggiatura quasi teatrale, improntata sul ritmo, le pause e l’equilibrio precario, ma ben riuscito, tra commedia e dramma. Le situazioni più comiche si scaturiscono dai momenti più tragici, le freddure migliori arrivano dopo le rivelazioni più shockanti e la risata è assicurata anche se la situazione è più amara che dolce e spinge alla riflessione. Su questo testo, la Potter non poteva sbagliare nella regia, facendosi aiutare anche dalla scelta di un intenso bianco e nero che non distrae dalle storie personali de gruppo di amici, ma anzi punta i riflettori sui particolari.

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The PartyMa The Party non avrebbe avuto lo stesso risultato se Sally Potter non avesse scelto un mix di amici vecchi e nuovi ad interpretare i suoi personaggi. La scena viene spesso rubata dalla verve comica della coppia Patricia Clarkson e Bruno Ganz, dall’inquietudine che traspare dagli occhi di Cillian Murphy e dall’apatia di Timothy Spall, ma le performance intense della Scott Thomas e degli altri, confermano la bravura di un certo tipo di attore che non ha bisogno di nascondersi e riesce ad esprimere se stesso attraverso il fisico, uno sguardo o una semplice battuta, anche se bloccato nello spazio ristretto del salotto di una festa.

Il film verrà distribuito in Italia da Academy Two a Febbraio 2018 e speriamo riceva l’attenzione dovuta anche dal pubblico in sala che non si pentirà di aver passato 71 minuti in compagnia della Potter e dei suoi attori.

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Serena Concato
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Serena Concato
Faccio parte della famiglia di Cinefilos dal 2013 per cui scrivo, intervisto e recensisco. Mi appassiona tutto lo star system, dai red carpet ai gossip, fino a sapere vita, morte e miracoli delle celebrities! Amo viaggiare e il mio desiderio più grande è trasferirmi a LA!
the-partyUna regia in bianco e nero, un testo scritto magistralmente e la bravura degli attori, rendono The Party una commedia dal cuore tragico che vi farà sentire al centro del salotto creato da Sally Potter.