Il fidanzato di mia sorella di Tom Vaughan: Richard Haig è un affascinante professore di letteratura inglese sessantenne con la passione per i flirt senza impegno con le sue studentesse. Un giorno nel bar in un albergo londinese incontra Olivia, una bella quarantenne con cui il feeling è immediato e irresistibile. Peccato che Olivia sia la sorella maggiore di Kate, la studentessa con cui Richard ha al momento una relazione. Peccato anche che Kate sia incinta di Richard, e scelga proprio quel giorno al bar per comunicare la notizia ad entrambi.

 

Cobain: Montage of Heck di Brett Morgen: dall’infanzia nella piccola Aberdeen, nello stato di Washington, alla morte, che lo ha consegnato e strappato allo stesso tempo alla storia del post rock, il documentario ricostruisce la vicenda artistica e biografica del leader dei Nirvana, Kurt Donald Cobain. Le interviste di rito alla moglie, alla madre e alla sorella, alla prima fidanzata, al compagno di palco Krist Novoselic, non distolgono dalla centralità in cui Morgen tiene fermo il suo oggetto d’indagine, la sua rabbia già infantile, l’impegno nella musica, l’emozione della paternità, la dannazione dell’eroina. Ne esce un Cobain privato, grazie al tanto materiale quotidiano e famigliare a cui il regista ha avuto accesso, che non contraddice però l’immagine pubblica consegnata in vita e testimonia così di un’autenticità rara per una rockstar, che fa certamente parte delle ragioni dell’amore che la sua generazione (e non solo) ha nutrito per lui e per il suo modo di essere, su e giù dal palco.

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