Prima del tramonto recensione del film di Richard Linklater

Prima del tramonto

Prima del tramonto è un film del 2004 diretto da Richard Linklater con protagonisti Ethan Hawke e Julie Delpy.

 

Prima del tramonto recensione posterTrama: Da ragazzi, Jesse e Celine si erano incontrati per caso, conosciuti e amati a Vienna e si erano lasciati dandosi appuntamento di lì a sei mesi.

Invece, non si sono più rivisti. Ora, dopo nove anni, Jesse è diventato uno scrittore, raccontando la sua storia con Celine. Lei, riconosciutasi nella protagonista del libro, va alla presentazione a Parigi, dove vive, per incontrare Jesse. I due hanno a disposizione ancora un pomeriggio per stare insieme. Rimetteranno in discussione sé stessi e le loro vite, cercando di capire se davvero sono fatti l’uno per l’altra.

Prima del tramonto

Analisi: Secondo capitolo della trilogia di Richard Linklater. A nove anni dal precedente, il regista punta sulla stessa squadra che aveva portato al successo Prima dell’alba. Torna a scommettere soprattutto sulla spontaneità dei due protagonisti, vere e proprie colonne portanti del film. Ciò che sembra avvenire davvero davanti agli occhi dello spettatore, è in realtà il risultato di un lavoro meticoloso sulle sfumature e sui dettagli, volto a raggiungere il risultato più “naturale” possibile.

La formula utilizzata è sempre imperniata sui lunghi dialoghi tra i due (riguardo la propria vita in quei nove anni, le proprie relazioni, i reciproci sentimenti) che non risultano affatto noiosi, ma coinvolgenti e in alcuni casi perfino toccanti. Nonostante la sua struttura, il film ha un buon ritmo e una durata che lo rende efficacemente compatto.

Rispetto al precedente lavoro, questo è più realista perché rispecchia l’evoluzione dei personaggi, entrati ormai a pieno titolo nella vita adulta, nel mondo delle responsabilità e degli impegni –  Jesse è sposato ed ha un figlio – sono in un certo senso più cinici, o tali si sforzano di essere.

C’è un senso di rassegnazione alla realtà, al fatto di aver lasciato da parte ciò che li poteva rendere davvero felici. Hawke e Delpy rendono abilmente questo mix di frustrazione e rabbia (a questo proposito, la sequenza nel taxi è emblematica, e tra le più belle del film). Ma ci sono anche la paura  e la voglia di riaprire un capitolo, lasciando alle spalle la vita cui sono ormai abituati; la paura di cambiare, soffrire e far soffrire; oltre alla quasi certezza che tutto sia, di nuovo, effimero. Proprio perché temono, i due esitano anche solo a sfiorarsi, frenano i propri sentimenti, in parte, li nascondono.

Prima del tramonto recensione

Assente il romanticismo sdolcinato e fine a sé stesso, com e la banalità nei dialoghi, che sono al contrario originali e capaci davvero di restituirci due personalità. Presenti invece, momenti leggeri e ironici. I due attori offrono ottime prove e sono stavolta entrambi sceneggiatori dei loro personaggi, assieme a Linklater. Delpy  è anche autrice della canzone A waltz for a night, che canta in una scena di Prima del tramonto, e di altri due brani presenti nella colonna sonora.

L’ambientazione parigina consente di esplorare più da vicino l’universo di Celine. Il finale di Prima del tramonto è ancora una volta aperto: suggerisce l’immediato futuro, ma non gli sviluppi più ad ampio raggio. Inoltre, è forse tra i più efficaci in un film romantico: maliziosamente divertente, con i due attori al loro meglio.

Le Migliori frasi di Prima del tramonto

La gente che oggi ha un’avventura, perfino un rapporto serio, quando rompe dimentica, passa oltre, come se cambiasse marca di cereali. Io non sono mai riuscita a dimenticare gli uomini con cui sono stata. Ogni persona aveva le sue specifiche qualità e non si può rimpiazzare nessuno. Colgo dei particolari in loro dei dettagli che mi colpiscono e di cui poi sento la mancanza a volte per sempre. Non puoi rimpiazzare nessuno perché ognuno porta con sé dettagli magnifici e unici. 

Ci sono persone che coltivano visioni utopistiche, che sognano di diventare leader capaci di plasmare un mondo migliore, ma amano la metà non il percorso.

È curioso, pensa: ognuno dei miei ex si è sposato. Uscivano con me, ci separavamo e si sposavano. Mi chiamavano per ringraziarmi d’aver fatto loro conoscere l’amore e d’aver insegnato loro a trattare le donne con rispetto. Li ucciderei! Perché non hanno voluto sposare me? Avrei detto no, ma avrebbero dovuto chiedermelo!

Sai pensavo che sarà meglio che io non veda più le cose in chiave troppo romantica, è una chiave che mi ha sempre fatto soffrire.
Ho ancora molti sogni, ma non riguardano.

“La memoria é una bella cosa, se non devi fare i conti col passato.”

Sono davvero felice solo quando sto per conto mio, del resto stare da soli è meglio che stare con un’amante e sentisi soli. Per me ora è difficile essere romantica, all’inizio sei motivata, ma dopo aver preso tante fregature tu chiudi in un bel cassetto tutte le tue grandi illusioni e raccogli quello che la vita ti mette davanti.

Celine (Julie Delpy)

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