Presentato all’ultimo Festival di Cannes, The Neon Demon, ultimo film di Nicolas Winding Refn, arriva in sala il prossimo mercoledì 8 giugno. Il regista, insieme alla giovane protagonista Elle Fanning, ha presentato il film a Roma.

 

the neon demon romaFilm esteticamente curato e bilanciato nei ritmi, complesso nelle tematiche affrontate e affascinante grazie all’ambientazione spietata ed eleganteper eccellenza, il mondo della moda, The Neon Demon si inserisce alla perfezione nello sviluppo narcisistico nel percorso da regista di Refn. Allievo e amico di Alejandro Jodorowsky, dal mentore il regista danese ha mutuato l’universo simbolico e The Neon Demon non fa eccezione, evocando riti e simbologie vicine all’immaginario del regista cileno. “Il triangolo (figura geometrica ricorrente nel film, ndr) è l’idea che simboleggia questo demone del film, un’entità che è Elle stessa. L’idea era di usare questo bellissimo simbolo di sensibilità, ho pensato anche alla lettura delle carte di Jodorowsky da cui mi facevo leggere i tarocchi ogni settimana durante le riprese del film stesso.”

Con The Neon Demon, Refn realizza il suo terzo film in collaborazione con Cliff Martinez, compositore che lo accompagna da Drive. “Sono stato benedetto dal suo arrivo in Drive – ha dichiarato Refn – abbiamo lavorato insieme in tre film. È diventato l’anello mancante nella mia evoluzione artistica. Abbiamo cominciato una partnership creativa, tanto che lui lavora anche con mia moglie, è parte della famiglia, la nostra attività artistica è legata molto intimamente. La sua musicalità fa funzionare questi film e se trovi qualcosa che funziona non la interrompi. È un modo di lavorare molto pratico, per esempio in sceneggiatura scrivo ‘da qui comincerà la musica di Cliff’. Ci penso molto mentre scrivo. A film montato glielo mostrò e gli dico di fare ciò che vuole. Credo che questa sua capacità accentui il film e lo renda più soddisfacente e creativamente bello.”

Nicolas Winding RefnIl film può considerarsi un incrocio tra Alice nel Paese delle Meraviglie e Elizabeth Bathory, la contessa sanguinaria che faceva il bagno nel sangue delle vergini?

“Io non faccio film, faccio esperienze e tutto quello che la gente vede nei miei film va bene. Si può dire di tutto, ma qualsiasi cosa dici è una parte di quello che c’è nel film. Volevamo fare un horror, una commedia, un melodramma, un film bello, sexy, volgare, volevamo tutto quello che si può fare in una sola esperienza.”

Elle Fanning, talentuosa protagonista del film, ha dichiarato: “Essendo io stessa una teenager, penso che in realtà quello che ha detto Nicolas è corretto. Il film è tutto quello che i teenager vogliono trovare al cinema. Mi piacciono i film che dicono la verità e che rompono le regole. Ti sciocca e ti sorprende.”

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E in effetti The Neon Demon è un film che sciocca, che sorprende, ma anche che spiazza, una vera esperienza cinematografica, un cinema che osa e che si autocompiace di quello che mostra, a testimonianza della dedizione di Refn per il suo stesso lavoro: “Nella mia vita ho solo due cose, mia moglie e il mio lavoro. Potrei dire anche la famiglia e l’amante. Spero di poter fare quanti più film possibili. Amo l’arte della creatività”.

Ma di cosa parla un film così complesso? Dire che è ambientato nel mondo della moda mette sulla buona strada, ma precisamente, in una maniera inedita, conturbante e complessa, The Neon Demon parla della bellezza: “È una delle cose su cui io e Elle abbiamo concordato subito: la bellezza è molto complessa, ha mille sfumature, è molto difficile parlarne. Può essere soggettiva e superficiale, ma anche estetica, interiore. Alcune persone hanno un approccio alla bellezza così radicale che vanno a studiarla all’università. Se guardiamo la mitologia e le favole, bellezza è una delle parole più ricorrenti, che sia purezza e verginità, o anche solo aspetto fisico. Come fare un film su un argomento su cui tutti hanno un’opinione? Tutti la capiscono e possono toccarla. Tutte le donne del film vivono questa Odissea, gli uomini in questo film servono per portare avanti la trama. Il ragazzo di Jesse rappresenta la normalità, ma anche l’ipocrisia, il fotografo che è il controllo, ma alimenta una macchina, un’industria più grande. Il portiere è il predatore e la paura della penetrazione. Il fashion designer è l’ossessione della bellezza, lui è come il Mago di Oz. Esauriti i personaggi maschili, possiamo dire che restano solo le donne.”

The Neon Demon 3Da bellissima adolescente, appena diciottenne, Elle Fanning affronta in concetto di bellezza in maniera straordinariamente matura: “Quando ci siamo incontrati, Nic mi ha chiesto se mi sentivo bella. È una di quelle domande a cui non si dovrebbe dare una risposta, perché la famiglia, gli amici, ti insegnano tutti che se dici di sì poi appari come un narcisista. D’altra parte c’è anche da considerare l’aspetto dell’amare se stessi e piacersi così come si è. Si tratta di un argomento provocatorio perché c’è una linea sottile tra il volersi bene e l’essere narcisisti. Per altro io penso che nel film Jesse finisce con l’essere ossessionata dalla sua bellezza, ma forse lo aveva pianificato perché non penso fosse innocente, dall’inizio.”

Proiettato sempre verso il futuro, Refn ha stregato gran parte dei suoi fan con i suoi primi film, su tutti Bronson, con protagonista Tom Hardy. Primo e unico biopic della sua carriera fino a questo momento, il film resterà probabilmente l’ultimo racconto biografico diretto dal regista: “È difficile per me fare un film biografico perché sono totalmente assorbito da me stesso per occuparmi della vita di qualcun’altro. In Bronson ho raccontato la mia vita utilizzando un personaggio di nome Charlie Bronson. Ma mi piace vedere le biografie, credo siano di grande intrattenimento. Credo che la grande creatività sia essenzialmente l’ultima forma di narcisismo.”

E da narcisista convinto, Refn conclude: “Sono arrivato a pensare che tutti i film che ho fatto mi hanno portato a questo. C’è un filo conduttore che ha portato a The Neon Demon. Tutto ha a che vedere con la mia fantasia. La mia curiosità mi ha spinto a immaginare come sarebbe stata la mia vita se fossi nato una donna molto bella, invece di essere nato un ragazzo non troppo bello.”Elle Fanning

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