Violante Placido“Un impegno che mi ha permesso di far riemergere il mio lato spericolato” Così la bella Violante Placido racconta il suo ruolo in Ghost Rider: Spirito di Vendetta, e questa volta per la sua seconda esperienza hollywoodiana dopo The American, la bella figlia d’arte ha avuto un personaggio a tutto tondo, quasi coprotagonista accanto al divo Nicolas Cage, un ruolo molto diverso da lei che in passato ha sempre usato il suo corpo in maniera diversa.

 

Come è stato realizzare le scene d’azione?

“Ho fatto tanto sport da ragazza (equitazione, salto a ostacoli), sono caduta da cavallo mille volte. Ma questa è stata tutta un’altra esperienza, ha tirato fuori il mio lato spericolato. Finora però al cinema il mio corpo è stato mostrato nella sua morbidezza, nella sua sensualità. Qui invece è tutto più dinamico, aggressivo, violento. Ho lavorato accanto a degli stunt veri è propri, come un giro a luna park!”.

Violante Placido, tra italia e america

Com’è stato lavorare con Cage?

“All’inizio mi intimidiva perché è particolare, un mix di nevrosi. Credevo fosse uno difficile, invece è una persona carina. Soprattutto fuori dal set: quando lavora, anche tra una scene e l’altra, è totalmente concentrato nel suo personaggio. Poi mi ha detto che si ricordava benissimo di mia madre e abbiamo parlato di cosa vuol dire venire entrambi da una famiglia di artisiti (Cage è nipote di Francis Ford Coppola, ndr)”.

Lei è una delle attrici italiane che sono riuscite a lavorare in USA di recente. Come si è sentita?
“Se da italiano ti trasferisci lì, e prendi tutte le licenze e i permessi che servono per lavorare, è più facile. Da qui, l’aspetto burocratico è complicato. Per fortuna The American è stato girato in Italia, Ghost Rider in Turchia, e così non ci sono stati problemi. Fare i permessi però ti permette anche di entrare nel circuito dei film indipendenti, e lì puoi lavorare bene.”

Nel film è una madre che fa di tutto per salvare suo figlio. Un futuro da mamma?
“Mi piacciono molto i bambini, e se avessi dei figli, vorrei essere loro complice. Ma non mi ci vedo nel ruolo di madre tradizionale. Quando sarà si vedrà”.

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