Devil’s Knot – Fino a prova contraria: recensione del film con Colin Firth

Devil's Knot - Fino a prova contraria

La cecità umana, la necessità di trovare un colpevole, la voglia di punire la diversità e l’irriverenza, il vizio nel sistema giudiziario e la mancata di volontà di trovare la verità, tutto questo viene messo in scena in Devil’s Knot – Fino a prova contraria, thriller drammatico diretto da Atom Egoyan che basandosi su fatti realmente accaduti costruisce una storia non priva di difetti, che però riesce a coinvolgere e catturare l’attenzione dello spettatore seguendo gli elementari e vincenti dettami del dramma procedurale.

 

Ne Devil’s Knot – Fino a prova contraria nel 1993, nella piccola e religiosa città di West Memphis, in Arkansas, tre bambini di otto anni scompaiono dal loro quartiere. Dopo una lunga ricerca, i loro corpi vengono trovati privi di vita. La comunità e il dipartimento di polizia sono convinti che gli omicidi sono riconducibili ad un rito satanico, a causa della natura violenta e sessuale delle morti. Un mese più tardi, tre adolescenti (Damien Echols, Jason Baldwin e Jessie Misskelley Jr.) vengono arrestati e processati nonostante l’assenza di prove.

Devil’s Knot – Fino a prova contraria, il film

Devil’s Knot – Fino a prova contraria è un thriller procedurale che si concentra sulla fase del processo e dell’inevitabile condanna ai danni dei tre imputati, additati dalla società come adoratori del demonio perché interessati ad argomenti e temi estranei a quelli della morale comune. Il regista si concentra nel racconto dell’indagine, puntando l’attenzione sugli indizi, sui dettagli e su tutto ciò che nella realtà è stato invece trascurato per rendere il processo rapido e consegnare alla giustizia un capro espiatorio che potesse ridare alla comunità fiducia negli organi di polizia.

Il cast di Devil’s Knot – Fino a prova contraria si fregia di Colin Firth, sempre di grande presenza scenica ma sottotono, e di Reese Witherspoon assolutamente insopportabile nella sua rappresentazione del dolore materno. Molto meglio dei due premi Oscar fanno i giovani attori: Dane DeHaan, che ormai è una garanzia, nonostante la giovane età e la relativa inesperienza, James Hamrick, nei panni dell’imputato Damien Echols, Seth Meriwether in quelli di Jason Baldwin, e infine Kristopher Higgins nei panni di Jessie Misskelley, che stando alla storia, ha determinato, inizialmente, il corso delle indagini, insieme ad un’altra testimonianza solo dopo molti anni rivelatasi falsa. Tra le schiere di avvocati e poliziotti chiamati in causa, riconosciamo anche Stephen Moyer e Elias Koteas.

Devil’s Knot – Fino a prova contraria, nei suoi meccanismi investigativi, vacilla più volte alla ricerca dell’emozione forte, facendo leva soprattutto sulla verità dei fatti raccontati e sulla tremenda natura del crimine perpetrato, ma riesce allo stesso tempo a destare interesse, forse proprio grazie alle stesse motivazioni, generando paura, rabbia e angoscia ance nello spettatore che segue appassionatamente la storia.

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