Dragon Trainer 2: recensione del film DreamWorks

Dragon Trainer 2 recensione

Il mare del Nord, il freddo dell’aria rarefatta che quasi avvertiamo scompigliarci i capelli, braccia larghe a voler cavalcare il cielo e sotto di noi … un drago. Ritorna Hiccup, con il suo Sdentato, a condurci per mani, tra le nuvole, in un’altra avventura straordinaria in Dragon Trainer 2.

 

Dopo la grande impresa compiuta dal ragazzino nel primo film, cioè quella di abbattere il pregiudizio e di riconciliare i vichinghi con i draghi, torniamo a Berk, dove ormai gli zannuti e alati animali condividono la quotidianità con gli abitanti del villaggio saggiamente guidati da Stoick. Hiccup è diventato un giovane e coraggioso esploratore, un po’ troppo reticente nell’assumere il ruolo di guida del villaggio come successo del padre, e molto più interessato a volare a cavallo di Sdentato e a scoprire nuovi mondi.

Dragon Trainer 2 recensione 1

La DreamWorks conferma al timone del franchise Dean DeBlois, che dopo aver diretto con grande maestria il primo film, torna a guidare nel cielo le acrobazie di Hic e della sua Furia Buia che questa volta dovranno fare i conti con un passato che immaginavano scomparso per sempre. Dragon Trainer 2 presenta la stessa formula del primo film, che mescolava avventura, tanto cuore, spettacolo e un pizzico di tristezza, a ricordarci che la vita non va sempre come ci aspetteremo, ma che esiste sempre un modo per andare a vanti. Se il pregiudizio e l’importanza di rimanere se stessi erano le molle della prima avventura di Hiccup, in questo secondo viaggio dall’adolescenza all’età adulta il nostro si troverà ad affrontare la sua paura più grande: il terrore di non essere all’altezza, la responsabilità di proteggere gli altri e di farlo nell’interesse comune, come un vero capo farebbe.I giovani spettatori, insieme al protagonista, impareranno la differenza tra autorevolezza e autorità, tra l’essere amato e l’essere temuto, un buon esempio con un finale confortante ma non buonista. E in questo risiede la chiave del successo di questa storia: la vita ci riserva brutte sorprese, e non risparmia nessuno, ma si può scegliere di combattere e reagire, trovando qualcosa per cui valga la pena rischiare.

Due punti decisamente forti del film sono da una parte il design dei draghi, che ci mostra i vecchi amici ancora meglio caratterizzati (Sdentato in primis) e nuovi maestosi draghi, dall’altra una colona sonora (John Powell) grandiosa, emozionante ed epica, che aggiunge al film una quarta dimensione che fa la differenza. Dragon Trainer 2 è un’avventura fantasy, una storia familiare e un rito di passaggio, tutto a cavallo di drago. Da vedere!

 

- Pubblicità -