Una Nuova Amica recensione del film di François Ozon

Una nuova amica Una Nuova Amica è un libero adattamento di un breve racconto di Ruth Rendell, nel quale una donna scopre che il marito dell’amica segretamente ama travestirsi. L’adattamento di François Ozon usa toni divertenti e teneri per raccontare la storia di due persone e dei loro tentativi di amarsi.

 

Il film si apre con l’immagine forte di una bellissima giovane donna in una bara bianca in abito da sposa. È Laura (Isild Le Besco), la cui presenza, anche dopo morta, influisce su ogni personaggio.

La regia di Ozon è brillante, come pure la fotografia di Pascal Marti. Il regista firma una sceneggiatura acuta ed intelligente e la scelta di utilizzare come colonna sonora la canzone di Nicole Croisille Une Femme Avec Toi è perfetta.

Non si può però parlare della regia di Ozon, senza citare le splendide interpretazioni attoriali. Romain Duris si immerge completamente nel ruolo di David/Virginia e la sua performance lascia senza fiato. Accanto a lui c’è Anaïs Demoustier che si è dimostrata una scelta vincente per un personaggio così ricco di espressività.

Una nuova amicaIl travestimento non è il soggetto del film, ma è un modo per parlare di differenze e pregiudizi. Claire e Virginia non vogliono ammettere di essere innamorate perché sono bloccate dalle limitazioni sociali e familiari, ma il loro desiderio è forte.

Una Nuova Amica non è un film attivista, è una storia che parla di persone che hanno il coraggio di accettare i loro sentimenti più profondi. Comincia con una storia inusuale con dei personaggi particolari, ma poi assume una dimensione universale. Non è tanto la storia di un uomo che si traveste da donna, ma è la storia di due esseri umani e dei loro tentativi di amarsi, di aprirsi l’uno all’altra superando le loro differenze, seppellendo il conformismo e i tabù.

 

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