Alvin Superstar 3: si salvi chi può!

A ritmo preciso, con cadenza biennale, arrivano al cinema i film dedicati ad Alvin ed ai suoi fratelli, Thoedore e Simon, i piccoli chipmunks che spopolavono in versione animata negli anni ’80 in tv. Dopo i fasti de primo episodio del 2007, e la tiepida accoglienza dedicata al cosiddetto Squeakquel, ovvero il sequel del 2009, arriva nel 2011 Alvin Superstar 3: si salvi chi può! il terzo capitolo che racconta le avventure dei tre chimpmunks e delle chippettes, entrate in scena nel secondo film. Collocato in un periodo strategico, il film esce al cinema il 3 gennaio, e purtroppo delude parecchio.

 

E’ pur vero che gli scoiattolini sono sempre carini e canterini, ma tutto Alvin Superstar 3: si salvi chi può! si trascina con una stanchezza ed una mancanza di originalità davvero esasperante, propria di quei film realizzati esclusivamente per la visione in home video. Anche l’operazione di marketing, massiccia e capillare nel caso dei primi due film, questa volta ha lasciato molto a desiderare, segno evidente che la stanchezza è stata lacifra distintiva alla base della realizzazione del progetto.

Alvin Superstar 3: si salvi chi può!

Questa volta nemmeno il tenero faccino di Theodore, il paffutello, riesce a sollevare un film sbagliato in partenza. La struttura si ripete ancora una volta: Alvin fa arrabbiare Dave (Jason Lee), mette tutti in guai seri, Dave li salva e tutti si vogliono più bene di prima. E’ pur vero che il film quasi senza retorica riesce a sottolineare l’importanza e il valore degli affetti familiari, messaggio se non proprio nuovo, almeno sempre valido soprattutto se consideriamo che il film è indirizzato ad un pubblico di piccolissimi.

Tuttavia si perde anche quel pizzico di cattiveria che c’era in fondo ai capitoli precedenti, accantonando quasi completamente il vero punto forte di questi animaletti, il canto. Se gli altri film erano incentrati su un’affermazione professionale e competitiva che creava movimento narrativo, qui manca il vero e proprio McGuffin e Alvin Superstar 3: si salvi chi può! si trascina stancamente fino all’inevitabile e scontato finale. Anche i numeri cantati che costituivano la vera molla degli altri due film, qui si riducono all’osso, lasciando i fan più ‘ballerini’ a bocca asciutta.

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