Indiana Jones e il tempio maledetto

Indiana Jones e il tempio maledettoPochi personaggi del cinema entrano nel cuore degli spattatori, e pochi, nonostante gli anni, mantengono intatto il loro fascino e il loro carisma. Tra questi spicca certamente il Professor Indiana Jones, docente universitario, e archeologo in cerca di avventure nel tempo libero. La seconda avventura del Prof Jones è stata trasmessa questa sera su Canale 5, si tratta di Indiana Jones e il tempio maledetto.

Nonostante sia il più debole dei tre film canonici (ci piace relegare il quarto episodio ad un infelice incidente) Indiana Jones e il tempio maledetto è un caposaldo del genere d’avventura, con una vena comica notevole e con l’immortale fascino del suo protagonista, Harrison Ford.

Indiana Jones e il tempio maledetto (Indiana Jones and the Temple of Doom) è un film d’avventura del 1984 diretto da Steven Spielberg, secondo episodio della saga cinematografica di Indiana Jones.

Citazioni e riferimenti

  • Il night club delle scene iniziali si chiama “Club Obi Wan”, esplicito riferimento ad uno dei protagonisti della saga di Guerre stellari targata George Lucas, Obi-Wan Kenobi.
  • La parola “Shankara“, tradotta da Indiana Jones con “Fortuna e Gloria”, è uno degli appellativi di Shiva, e significa appunto “Benefico, beneaugurale”.

Citazioni e parodie

  • Del film è stata realizzata un’accurata parodia Disney dal titolo Paperinik e il tempio indiano.
  • Nel 3º episodio della settima stagione della serie animata I Griffin Stewie, Brian e Mort Goldman si buttano da un aereo con un canotto. Questa è una parodia della stessa scena del film, di cui se ne riprendono le inquadrature e la colonna sonora.
  • Nell’episodio Questioni di fede dell’ottava stagione de I Griffin, dopo la recita della benedizione delle candele, Stewie strappa il cuore a Meg, citando la famosa frase “Kalima!”.

Curiosità

  • Questo film è l’unico della tetralogia in cui non è presente una scena che ritrae Indiana Jones anche nei panni di professore universitario, e l’unico in cui non appare o viene citato Marcus Brody, preside dell’università e grande amico di Indy.
  • È l’unico film della serie in cui la voce italiana di Indiana Jones non è stata data da Michele Gammino: in questo episodio, infatti, il celebre archeologo è doppiato da Luigi La Monica.
  • Un’altra eccezione rispetto agli altri film riguarda gli antagonisti: questo è l’unico episodio in cui Indiana Jones non si trova a dover competere con intere organizzazioni nazionali (nel primo e nel terzo film ci sono i nazisti, nel quarto i sovietici).
  • Come Indiana Jones, due personaggi portano il nome di un cane realmente esistito, Short Round (Jonathan Ke Quan) infatti porta il nome del cane dello sceneggiatore Willard Huyck mentre Willie Scott (Kate Capshaw) porta il nome del cane dello stesso Steven Spielberg.
  • Come accade anche negli altri tre film della saga, nei titoli di testa il logo della Paramount Pictures (una montagna) si trasforma in una scena reale, in questo caso il motivo scolpito su un gong dibronzo; nella prima e terza pellicola diventava invece una vera montagna, mentre nel quarto capitolo diventa una montagnola di terra eretta da un cane della prateria.
  • Questo è l’episodio della saga che, in tutto il mondo, ha incassato meno di tutti (333 107 271 dollari).
  • Il grande diamante che all’inizio del film Lao Che dona ad Indy come ricompensa, altro non è che L’Occhio del Pavone, di cui si parla ne Le avventure del giovane Indiana Jones.
  • È l’unico film in cui Indiana non verrà tradito da uno dei suoi compagni di viaggio: nelle altre pellicole, infatti, l’archeologo si fiderà delle persone sbagliate (Satipo, Elsa Schneider, Walter Donovan e “Mac” McHale).
  • Il videogioco Indiana Jones e la tomba dell’imperatore è un prequel diretto di questo film: nella sequenza finale del gioco, infatti, Indiana Jones dichiara di doversi incontrare con Lao Che per consegnargli i reperti rinvenuti nel corso della partita.
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