La vendita di Warner Bros. Discovery continua a evolversi e, nelle ultime settimane, due grandi player hanno avanzato offerte aggressive per acquistare lo storico studio hollywoodiano. Dopo mesi di preparazione, Netflix e Paramount sono diventati i candidati principali, dando vita a una delle operazioni più complesse e discusse dell’industria dell’intrattenimento contemporanea.
A fine settimana scorsa, Netflix ha ufficializzato un accordo preliminare per acquistare Warner Bros., ma Paramount non si è ritirata: anzi, ha rilanciato con una scalata ostile destinata a complicare ulteriormente il quadro.
L’offerta Paramount: 108,4 miliardi e un tentativo di scalata ostile
Dopo aver completato la fusione con Skydance, il CEO David Ellison ha puntato a inglobare anche WBD nel nascente conglomerato Paramount Skydance Corp. La nuova offerta presentata agli azionisti è interamente in contanti, pari a 30 dollari per azione, per una valutazione complessiva di 108,4 miliardi di dollari (incluso il debito).
L’offerta comprende tutto il gruppo Warner Bros. Discovery:
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gli studios cinematografici,
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HBO Max,
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i canali via cavo come CNN, Cartoon Network, Food Network.
Un approccio molto diverso da Netflix, che non è interessata alla parte “cable” del business.
Si tratta di un aumento significativo rispetto alla precedente offerta di ottobre (circa 20 dollari per azione), respinta dal board WBD. Paramount ha rilanciato solo dopo che Netflix ha annunciato il via libera preliminare al proprio accordo, cercando di convincere direttamente gli azionisti. Il nuovo piano è sostenuto da importanti finanziatori, tra cui Affinity Partners di Jared Kushner e fondi sovrani del Medio Oriente, come il Public Investment Fund saudita e la Qatar Investment Authority.
Il consiglio di amministrazione di WBD ha confermato di aver ricevuto l’offerta e comunicherà una risposta ufficiale entro dieci giorni lavorativi, invitando gli azionisti a non prendere decisioni affrettate.
L’accordo Netflix-Warner Bros.: 82,7 miliardi e un progetto già approvato dai board
Il 5 dicembre Netflix ha annunciato di aver raggiunto un accordo per acquistare Warner Bros. per 82,7 miliardi di dollari, tramite una combinazione di contanti e azioni valutate 27,75 dollari l’una.
L’intesa include:
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lo studio cinematografico Warner Bros.,
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HBO Max.
I canali cable di Discovery (CNN, Food Network, ecc.) verrebbero separati in un’entità distinta.
L’accordo ha ricevuto approvazione unanime dai board di Netflix e WBD. Per rafforzare l’impegno, Netflix ha accettato un break-up fee da 5,8 miliardi in caso di mancata chiusura della fusione; se invece WBD accettasse l’offerta Paramount, dovrebbe pagare a Netflix 2,8 miliardi.
Ora resta il passaggio più delicato: l’approvazione regolatoria, prevista tra i 12 e i 18 mesi. Secondo l’azienda di Reed Hastings e Ted Sarandos, l’acquisizione non costituirebbe un monopolio, poiché Netflix e Warner operano in segmenti diversi, soprattutto sul piano del theatrical.
Netflix ha anche assicurato che continuerà a distribuire i film WB nelle sale, vedendo l’acquisizione come un’opportunità per espandersi nel circuito cinematografico tradizionale.
Perché l’acquisizione di Warner Bros. da parte di Netflix è considerata l’opzione migliore
Nonostante il timore iniziale, diversi analisti concordano sul fatto che la fusione con Netflix sarebbe la soluzione meno traumatica per il settore.
1. Meno sovrapposizioni, meno licenziamenti – La fusione tra Paramount e WB comporterebbe una forte duplicazione di funzioni e, quindi, licenziamenti massicci, come accaduto con la fusione Disney–20th Century Fox. Netflix, avendo un modello più snello e non possedendo un reparto cable, avrebbe bisogno di ridurre molto meno il personale.
2. Continuità creativa – Netflix ha già fatto sapere di voler mantenere ai vertici figure chiave come Pam Abdy e Michael De Luca, responsabili del successo Warner del 2025.
Sotto una fusione Paramount, la loro posizione – come quelle dei vertici DC Studios James Gunn e Peter Safran – sarebbe molto più incerta.
3. Un vantaggio per le sale cinematografiche – Netflix promette di continuare le uscite in sala, preservando il numero di titoli disponibili ogni anno. La fusione Paramount–WB porterebbe invece alla perdita di un grande distributore: nel 2025 le due società insieme hanno programmato 24 film, un volume impossibile da mantenere sotto un’unica gestione editoriale.
4. Impatto simile sullo streaming, ma maggiore stabilità con Netflix – HBO Max si fonderà comunque con un’altra piattaforma, comportando un inevitabile aumento dei prezzi. La differenza è se confluirà in Paramount+ o se diventerà parte dell’ecosistema Netflix.
In un contesto ideale, Warner Bros. Discovery non dovrebbe fondersi con nessuno. Ma se una fusione deve avvenire, la strada Netflix sembra — secondo gli osservatori del settore — la scelta meno dannosa per l’industria e per i consumatori. Ora l’ultima parola spetterà agli azionisti e alle autorità regolatorie, in una partita che potrebbe cambiare per sempre l’equilibrio di Hollywood.
