Già dall’annuncio del programma
della 63esima edizione del Festival di Cannes, la kermesse è
apparsa meno nutrita di quanto si ci aspettava, considerando la
mancanza di artisti molto attesi (da Malick a Schnabel a Weir), con
grande gioia di Venezia che potrebbe fare meglio.
Ad affollare la selezione ufficiale sono un di nomi interessanti
assieme ad esponenti noti e meno noti di cinematografie asiatiche,
est europee, africane e via dicendo. Sicuramente questo non vuol
dire un’edizione minore per prestigio e qualità rispetto alle
altre. Unico rappresentante italiano La nostra vita di Daniele
Luchetti. Intanto ieri apertura nel segno dello star system con
Russell Crowe e Cate Blanchett, protagonisti del Robin Hood di un
Ridley Scott rimasto a casa per via di un ginocchio malato. E primo
film in concorso in quota transalpina con l’esordio dietro la
macchina da presa di Mathieu Amalric, Tournée.
Fonte: comingsoon.it