Senza dubbio è un bel ragazzo, è
insindacabile che le sue scelte artistiche siano molto valide e
varie, ed è fuor di dubbio il suo talento in continua crescita.
E’ Michael Fassbender, protagonista a
Venezia 68 di due pellicole: la prima, della quale vi abbiamo già
parlato, è la partecipazione in veste di coprotagonista in A
Dangerous Method di Cronenberg. La seconda volta di Michael a
Venezia è stata oggi, per il film Shame di Steve McQueen,
racconto di un uomo distrutto da se stesso e dalle sue turbe, in
conflitto e in continuo confronto con una sorella, Carey Mulligan,
che pure ama profondamente.
Il nostro Michael inanella un’altra buona performance in un film che seppure non perfetto dimostra una grande lucidità e un grande equilibrio contenutistico e formale, che trova proprio nei suoi giovani protagonisti il suo maggior punto di forza. Il complesso film di McQueen gareggia al Lido nella sezione In Concorso.