Zero Dark Thirty: parla il direttore della CIA

Abbastanza prevedibilmente il film di Kathryn Bigelow dedicato alla caccia e all’uccisione di Osama Bin Laden sta provocandoZero Dark Thirty-film reazioni che vanno ben oltre il solo mondo del cinema: a scendere in campo attraverso un recente comunicato stampa è stato lo stesso direttore della CIA, Michael Morell.

 

A suscitare le prime polemiche attorno al film è stata soprattutto la descrizione delle tecniche di tortura utilizzate dall’esercito americano nel corso della caccia a Bin Laden: un gruppo di senatori repubblicani, guidati dall’ex candidato alla Casa Bianca John McCain le ha descritte come esagerate.

Sul tema interviene ora lo stesso direttore della CIA, che si è sentito in dovere di ricordare come Zero Dark Thirty costituisca un’opera di fiction e non un resoconto puntuale della realtà dei fatti; la CIA ha collaborato col la produzione attraverso il proprio Ufficio per gli Affari Pubblici, ma – come sempre avviene in questi casi – non ha influenzato in alcun modo il risultato finale.

Morell ha poi elencato vari punti nei quali la regista e lo sceneggiatore Mark Boal si sono allontanati dalla realtà, come ad esempio il fatto che l’intera attività della CIA e di tutto il sistema di Intelligence, sia riconducibile a un ristretto numero di persone: questo può certo portare a risultati più efficaci sullo schermo, ma non risponde a verità: il successo dell’intera operazione è stato invece frutto del lavoro di un team di persone molto ampio.

Fonte: Cinema Blend

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