Ideata e condotta da
Massimiliano Finazzer Flory, “Il Gioco Serio
Dell’Arte” incontra Spike Lee al Palazzo
Barberini, Viale delle Quattro Fontane 13 Mercoledì 10 dicembre
2014 alle ore 18:00
Che cos’è “Il Gioco Serio Dell’Arte”? Riprendendo le parole di
Massimiliano Finazzer Flory, la domanda contiene già in sé la
risposta: è un’interrogazione, intesa come indagine sulla relazione
misteriosa tra Arte e Uomo: “E’ il tradurre in parole, è il
prodigioso stare insieme delle persone e delle cose, magistralmente
rappresentato nell’opera d’arte”, dice Finazzer. Ecco dunque una
rassegna culturale incentrata sull’incontro/dialogo/confronto coi
talenti e le intelligenze essenziali, in relazione al tema
prescelto per ciascuna edizione della manifestazione. La parola
come momento artistico del vivere. La conversazione come scintilla
della percezione, provocazione intellettuale, estetica e
storica.
Il Gioco serio dell’Arte nasce nel 2006, promosso da Il Gioco del
Lotto e ideato e condotto da Massimiliano Finazzer Flory, in
collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico – Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale
della Città di Roma, diretta da Daniela Porro. Quest’anno la
manifestazione giunge alla IX edizione, costituendo ormai un
imperdibile appuntamento coi protagonisti della cultura
contemporanea, l’elenco di personaggi di valore assoluto che ne
hanno valorizzato le precedenti stagioni e che si allunga
un’edizione dopo l’altra.
Anche quest’anno la rassegna sarà ospitata dal Palazzo Barberini di
Roma, presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica – nel grande
Salone di cui Pietro da Cortona ha affrescato la volta col Trionfo
della Divina Provvidenza – sviluppando già nell’ambientazione la
sua rete d’implicazioni storiche, filosofiche, teatrali,
cinematografiche. Ogni incontro sarà accompagnato da un pendant
visuale, con proiezione d’immagini cinematografiche e pittoriche e
letture teatrali connesse all’oggetto di riflessione
dell’appuntamento.
Il tema della IX edizione del Gioco Serio dell’Arte è: “Biografie”,
biografie di personalità eccezionali e di uomini normali, storie di
popoli. E l’evento d’apertura della manifestazione, in scena il 10
dicembre p.v., è l’incontro di Finazzer Flory col regista
statunitense Spike Lee, incentrato sul concetto di Agonismo. Quanto
conta l’agonismo nella nostra vita? Quale relazione esiste tra
l’arte e l’agonismo? L’arte si è ispirata ed è stata motivata
dall’agonismo?
Spike Lee è il regista più importante ed apprezzato nella storia
del cinema afroamericano. Grazie alla sua produzione (Da “Fa la
Cosa Giusta” a “When The Levees Broke” il documentario definitivo
sull’uragano Katrina), i temi, le rivendicazioni sociali e alcuni
decisivi risvolti culturali dei neri d’America, sono stati
conosciuti in tutto il mondo. Finazzer Flory ha incontrato Lee a
New York City, in occasione d’un incontro di pallacanestro, sport
del quale entrambi sono appassionati. Per Finazzer è stata subito
lampante l’opportunità di ospitare Lee a Roma, per confrontarsi sui
temi della biografia (il regista ha diretto nel ’92 quella
cinematografica di “Malcolm X”) e dell’agonismo, approdando infine
a parlare del ruolo del cinema nelle sfide per i diritti civili,
che costituiscono il valore essenziale dell’opera di Lee.
Negli ultimi anni il percorso registico di Spike Lee l’ha portato
ripetutamente a occuparsi di sport – di pallacanestro
professionistica in particolare – e dei suoi protagonisti,
riflettendo sul significato e il valore proprio di fattori come
l’agonismo, nella corsa alla celebrità e ai risultati. Nel 2009 Lee
ha diretto “Kobe Doin’ Work”, film-verità girato seguendo per un
solo giorno (utilizzando 30 telecamere) la vita di Kobe Bryant, il
più famoso giocatore dell’NBA, esplorandone l’etica del lavoro e la
mentalità maniacale che ne fanno appunto il più grande agonista di
questo sport. Poche settimane fa, Lee ha invece presentato sui
teleschermi Usa il suo nuovo documentario dedicato alla “Triangle
Offense”, lo schema di gioco alla base dei trionfi del coach più
vincente del basket Usa: Phil Jackson, guru del rapporto tra sport
e successo – di nuovo, transitando attraverso una raffinata
interpretazione del concetto d’agonismo.
La IX edizione de “Il Gioco Serio Dell’Arte” proseguirà con gli
incontri di Massimiliano Finazzer Flory con Paolo Virzì (gennaio
2015) e Philippe Daverio (febbraio 2015). Per concludersi infine
nel mese di maggio, con lo spettacolo teatrale “Essere Leonardo da
Vinci”, diretto e interpretato da Finazzer Flory, una biografia di
Leonardo in lingua rinascimentale, che ripercorre gli avvenimenti
della sua vita e i temi della sua arte e della sua poetica,
affiancata dall’intervista impossibile a Leonardo, con il critico
Claudio Strinati nel ruolo dell’intervistatore.