Probabilmente Andrew Garfield non vede l’ora che i giornalisti la smettano di chiedergli sempre di Spider-Man e del suo tempo passato a interpretare Peter Parker, anche se è possibile gli verrà chiesto di commentare il nuovo giovane Uomo Ragno di Tom Holland in Captain America Civil War il prossimo anno.
Quando The Independent ha chiesto all’attore di riflettere sull’esperienza, Garfield ha risposto: “Ci sono stati degli aspetti molto belli, altri privilegiati con i quali ho fatto fatica e altri aspetti che hanno portato alla delusione successa”, ha rivelato in quello che è senza dubbio un riferimento velato al caotico dietro le quinte che di The Amazing Spider-Man 2.
“Hollywood è l’epicentro di valori mondani, dove un pezzo d’arte è giudicata, non su quante vite tocca o quali cambiamenti fa accadere, ma su quanti soldi fa al box-office” ha continuato Garfield. “Solo in quel caso è un successo. O fin tanto che il film vince premi è un successo, e vale la pena di essere consiferato. Mi sento fortunato di avere ora la consapevolezza che qualcosa è dannoso e mi può separare dall’essere nel mondo, e voglio davvero essere nel mondo anche se è doloroso. Preferirei essere nel mondo che rinchiuso in qualche torre d’avorio”.
Fonte: CBM