David Fincher critica l’approccio creativo dei Marvel Studios

David Fincher è sbarcato su Netflix con Mindhunter, nuova serie disponibile sulla piattaforma di streaming. Durante la promozione dello show, il regista di The Social Network ha commentato la possibilità che offre Netflix di raccontare storie complesse e, facendolo, ha criticato proprio l’approccio creativo dei Marvel Studios.

 

Ecco cosa ha detto: “C’è un gruppo di persone di grande talento, non mi sembra che ci sia molto per loro in termini di sostentamento nel lavorare per la Marvel. E penso che se possiamo realizzare per loro una specie di parco giochi che siano storie riflessive, adulte, interessanti, complesse, stimolanti e scoprire i modi per tirarli dentro, c’è la possibilità di realizzare qualcosa che non sia racchiuso e legato in un arco di tre atti. E c’è qualche altra cosa che non deve per forza essere raccontata in un film di oltre due ore e venti, che si chiude con un cliffhanger. Credo sia un momento eccitante.”

Mindhunter: nuovo trailer della serie di David Fincher

David Fincher ha poi continuato spiegando come Netflix sia un luogo ideale per raccontare storie complesse che lui crede non siano adatte al panorama cinematografico di adesso. Il regista di Millennium però non è l’unico dei “grandi” che si è scagliato contro lo stile Marvel Studios. Anche Ridley Scott aveva espresso il suo scetticismo nei confronti di queste storie.

Dopo L’Amore Bugiardo – Gone Girl, Fincher si è dedicato a Mindhunter, che non è la sua prima esperienza con Netflix. È ormai entrata nella storia della tv House of Cards – Intrighi di Potere, altra serie che il regista ha deciso di affidare alla piattaforma di streaming e che continua a seguire come produttore esecutivo.

Per quello che riguarda il grande schermo, Fincher dirigerà il sequel di World War Z, in cui dirigerà di nuovo Brad Pitt dopo Il Curioso Caso di Benjamin Button.

Fonte: Yellow King Film Boy

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