Guillermo Del Toro: “Vi spiego perché oggi il monster movie non ha successo”

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Reduce dal Leone d’Oro alla 74ma Mostra del Cinema di Venezia, Guillermo Del Toro è attualmente impegnato nella promozione del suo ultimo film, presentato in anteprima proprio al Lido, The Shape of Water, che arriverà nelle nostre sale il 14 Febbraio 2018 distribuito da 20th Century Fox.

Durante le diverse interviste, il regista messicano ha avuto modo di discutere con ScreenRant delle fonti di ispirazione e di quel genere che ha avuto una grande influenza sui suoi lavori, ovvero il monster movie. Etichetta quasi in via di estinzione, è stata rilanciata in questi anni dalla Universal con un pacchetto di titoli che veniva riunito nel cosiddetto Dark Universe (i film sono La Mummia, flop al botteghino con Tom Cruise, Bride of Frankenstein di Bill Condon e i probabili L’uomo invisibile, Dracula, Uomo Lupo e Il Mostro della laguna) senza troppo successo di pubblico, almeno se si pensa al risultato del reboot de La Mummia.

Guillermo del Toro rimpiange la Universal Monsters

C’è una ragione per questo fallimento? Del Toro prova a spiegarlo in poche ma esaustive parole:

Il problema principale risiede nell’atteggiamento postmoderno nei confronti del genere, che cerca di disarmarlo o disassemblarlo in modo postmoderno, cioè sbagliato. Quando invece ci si avvicina ai personaggi con amore sincero, la situazione si fa sempre meno sicura perché non sei al di sopra della storia ed è più facile diventare ironici. Fortunatamente è arrivato Jordan Peele [il regista di Get Out], che ha riportato tutto ad un livello riflessivo, e non ironico, come dovrebbe essere, fondendo riverenza e intelligenza. Per questo credo che, nonostante tutto, sia un buon anno per il genere“.

Fonte: ScreenRant

Cecilia Strazza
Cecilia Strazza
Nata a Roma nel 1990, Cecilia Strazza si è occupata per anni di analisi del film e critica cinematografica, collaborando con le riviste online Cinefilos.it e Sentireascoltare.com. Con Bakemono Lab ha pubblicato i volumi “Don’t you (forget about me): il cinema teen di John Hughes”, “Just like honey: il cinema di Sofia Coppola”, e con Bietti il saggio “Greta Gerwig: lo sguardo nuovo del cinema femminile“. Insieme a Chiara Guida e Davide Cantire è autrice e conduttrice del podcast “Cinema e…” e dal 2020 lavora in Wildside.
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