avengers: endgame

Quando Tony Stark diventò Iron Man nel MCU, lo fece nel nome di suo padre, in nome di un’industria che poteva essere diversa rispetto all’apparenza, in modo da non meritare il titolo di “mercante di morte”. In Avengers: Endgame, grazie al viaggio nel tempo, abbiamo visto Tony incontrare il padre Howard Stark e, inconsapevolmente per il secondo, sistemare qualcosa che nel loro rapporto era andato storto. Tuttavia, da quella scena si potrebbe anche dedurre che Tony è in realtà stato adottato e non è figlio biologico di Howard e Mary Stark.

 

La paternità, biologica e non, è un tema fondamentale per il film dei Fratelli Russo, e nel caso di Howard e Tony Stark, assume il duplice ruolo di paternità riferita a invenzioni e paternità dei figli veri e propri, Tony e Morgan, rispettivamente. Ma una battuta, nel film, fa pensare che Tony, in realtà, sia stato adottato, proprio come accade nei fumetti! Vediamo perché.

PERCHÉ AVENGERS: ENDGAME TORNA AL 1970

Sappiamo, grazie al file di Tony Stark che vediamo in Iron Man 2, che l’eroe è nato il 29 maggio 1970. Tornando indietro al suo anno di nascita, Tony sa esattamente che in quel momento in quel posto c’erano sia Hank Pym che il Tesseract. La scelta del posto è abbastanza semplice da comprendere: Camp Lehigh, il luogo di nascita dello S.H.I.E.L.D. che Steve e Natasha visitano in Captain America: The Winter Soldier. Ma la data è ciò che suscita curiosità, infatti Steve non è convinto quando Tony dice che ha un’idea “esatta” del giorno a cui devono ritornare. Quando partono dal 2012 durante la Battaglia di New York per tornare ancora più indietro nel tempo, Tony spiega: “So per certo che erano lì e so come lo so”.

In realtà non ci viene data nessuna spiegazione in merito a come Tony sa quello che sa, ma il suo incontro con suo padre ci dà una probabile spiegazione. E lancia anche un indizio importante sul fatto che la data di nascita di Tony potrebbe non essere quella che lui crede.

AVENGERS: ENDGAME FA DEI RIFERIMENTI AL COMPLEANNO DI TONY

Sarebbe stato abbastanza semplice dire che studiando il lavoro di suo padre sul Tesseract, Tony aveva notato che ci lavorava a Lehigh nei mesi precedenti la sua nascita, o precisamente intorno al 7 aprile 1970. Ha anche senso che, se Howard avesse lavorato con Hank Pym poco prima della nascita di Tony, sarebbe venuto fuori nel corso del MCU, e le due cose potevano essere collegate per offrire alla coerenza dell’Universo condiviso un’ipotesi plausibile. Col senno di poi, sembra strano che gli sceneggiatori di Endgame non abbiano fatto in modo che Tony tornasse al suo vero compleanno – un modo più netto per spiegare come “sa quello che sa”. Ma il film potrebbe affrontare quell’esatta contraddizione quando Tony e Howard si incontrano davvero.

I fan ricorderanno per lo più le sagge parole pronunciate dai due Stark quando si separano, ma il momento chiave arriva prima, quando la coppia sale sull’ascensore di Camp Lehigh. Tony chiede informazioni su “fiori e crauti” che Howard sta portando, suggerendo che ha “un appuntamento romantico”. Howard spiega rivelando che “Mia moglie se lo aspetta… troppo tempo in ufficio”. La rivelazione non è il desiderio di Maria Stark… ma la reazione di Tony.

Con gli occhi spalancati, congelati in un istante, Tony chiede immediatamente a Howard – senza il minimo accenno di conversazione casuale – “quanto manca” a sua madre. Howard non dà una risposta esatta, ma qui è la domanda ad essere importante. Perché Tony dovrebbe chiedere quanto manca a Maria? E perché sarebbe sorpreso di sapere che suo padre le sta portando i fiori e i crauti il ​​7 aprile, sette settimane prima che lui nascesse? Qualunque sia la teoria, non ha alcun senso che l’improvvisa confusione e le domande di Tony siano dovute al fatto che “non si rende conto” che è tornato indietro un mese prima della sua nascita. Sono i fiori e il cibo a stordire Tony, e lo spingono a verificare quanto manca al parto.

Ci stanno dicendo che Howard che compra fiori per Maria è un gesto insolito? O che lo faceva di frequente? Maria era in ospedale prima del parto? Beh, in realtà… questo si adatterebbe alle risposte un po’ fredde di Howard fino ad ora, magari l’uomo è preoccupato. Ma potrebbe esserci un’altra spiegazione, il che spiegherebbe perché l’Howard del 1970 è molto più affettuoso di colui che ha effettivamente poi cresciuto Tony… e perché le date che circondano la sua nascita lasciano Tony interdetto.

TONY STARK È STATO ADOTTATO (COME I FUMETTI)?

Tutte queste domande trovano una risposta plausibile soltanto se si accetta che Tony Stark è stato adottato da sempre, così come accade nei fumetti Marvel. Dopo che il loro figlio biologico nacque con una malattia terribile e degenerativa, gli Stark adottarono un altro figlio, Tony, e lo allevarono senza mai dirgli la verità. La trama è stata rivelata nei fumetti di Kieron Gillen del 2013, con l’adozione e la “sostituzione” di una trama aliena più ampia. Ovviamente, la trama del fumetto non poteva essere proposta integralmente nei film, ma Tony può comunque essere stato adottato dopo che il primo bambino di Stark è morto appena nato.

Confrontando Endgame con i precedenti film Marvel, un riferimento alla data di nascita di Tony che non corrisponde alla gravidanza di Maria è esattamente il tipo di cosa che i fan dei fumetti notano. Per quelli che sanno che la data di nascita di Tony non corrisponderebbe alla gravidanza di Maria, è un suggerimento interno accattivante. Non solo per la confusa scoperta di Tony della sua vera parentela, ma anche per un fratello Stark potenzialmente vivo e vegeto nel MCU.

I fan probabilmente non dovrebbero aspettarsi l’apparizione di Arno Stark, il fratello brillante di Tony nel nuovo universo cinematografico Marvel. Ma il potenziale esiste e la Marvel ha già trasformato piccoli suggerimenti e semi sparsi in futuri eventi per il MCU. A prescindere dal risultato, i fan potranno per sempre godere di questa scena Endgame – non solo per la riunione tra Tony e Howard, ma anche per il sottile suggerimento che l’adozione di Tony nei fumetti sia stata onorata, indipendentemente dal fatto che il pubblico lo abbia capito o meno.

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