La performance di Tom Hardy nei panni di Bane ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno è una delle più iconiche nella recente storia dei film di supereroi, eppure il regista Christopher Nolan crede che ancora non sia stata apprezzata nel modo giusto. Il terzo e ultimo capitolo dell’acclamata trilogia di Batman ad opera di Nolan non è certamente amato come il suo predecessore (che proprio di recente è stato aggiunto al National Film Registry), ma ha comunque ottenuto le lodi e il successo che meritava. Il Bane di Hardy è stato forse uno degli argomenti più discussi in merito al film, ancora prima della sua uscita nelle sale.
Sulla scia del Joker di Heath Ledger, il villain principale della trilogia di Nolan, Hardy si è dovuto confrontare con un’eredità parecchio ingombrante. Dopo l’uscita de Il cavaliere oscuro, la performance di Ledger divenne fin da subito leggendaria, e chiunque fosse destinato a seguire le sue orme avrebbe dovuto farsi carico di una notevole responsabilità. Il Bane di Hardy ha raggiunto un impatto a livello culturale altrettanto elevato, sebbene la natura di tale impatto fosse comunque diversa da quella raggiunta da Ledger. Bane è diventato in poco tempo un’icona nel mondo del web e la performance di Hardy – al di là del rispetto dovuto – è stata spesso fonte di umorismo e di ispirazione per meme assai divertenti.
Forse questo è in parte il motivo per cui Nolan pensa che Hardy non abbia ancora ottenuto il giusto riconoscimento per la sua interpretazione. In una recente apparizione durante il podcast Happy Sad Confused (via CBR), Christopher Nolan ha lodato il lavoro di Tom Hardy nei panni di Bane, dichiarando che la performance “deve ancora essere pienamente apprezzata”. Si è complimentato per l’impressionante gamma emotiva dell’attore nonostante il suo viso fosse praticamente nascosto, arrivando persino a paragonare Hardy a Marlon Brando.
“Non c’è una rete di salvataggio per nessuno di questi ragazzi e Tom, voglio dire… quello che ha fatto con quel personaggio deve ancora essere pienamente apprezzato. È una performance straordinaria e davvero sorprendente… La voce, la relazione tra il solo vedere gli occhi e la fronte. Abbiamo avuto davvero molte discussioni sulla maschera, su cosa avrebbe rivelato e cosa non avrebbe rivelato, e una delle cose che ricordo che mi ha detto… si è avvicinato con il dito alla tempia e al sopracciglio e ha detto: ‘Puoi farmelo interpretare così? Lascia che le persone lo vedano’. Certo, la vedete nel film, questa fronte in stile Marlon Brando, che esprime tutte le emozioni ad un livello spaventoso. È davvero una grande performance.”