What If…?: l’head writer risponde alle critiche sulle ripetute morti di Iron Man

A.C. Bradley, creatore di What If...?, ha risposto alle critiche da parte dei fan sulle ripetute morti di Iron Man nella serie animata.

A.C. Bradley, creatore di What If…?, ha commentato le continue lamentale da parte dei fan in merito alle ripetute morti del personaggio di Iron Man all’interno della serie animata.

 

Tony Stark ha sempre avuto un ruolo di primo piano nello show, nonostante il suo destino sia stato alquanto disastroso in alcuni episodi. Stark è stato ucciso da Hank Pym nel terzo episodio (per avvelenamento), e poi di nuovo da Killmonger nel sesto episodio (per accoltellamento).

Nonostante Iron Man sia morto nella timeline del MCU a seguito degli eventi di Avengers: Endgame, i fan erano comunque entusiasti del suo ritorno in versione “animata”, ma purtroppo sono stati costretti a rivivere la morte del personaggio ancora una volta, in maniera ripetuta.

Ora, in una recente intervista con Entertainment Weekly, A.C. Bradley ha commentato le molte persone che, attraverso i social, si sono proclamate sconvolte per la morte di Stark. L’head writer ha specificato che si tratti di colpi di scena dai risvolti dark che appartengono al fascino intrinseco della serie, e che sono liberatori in termini di scrittura, proprio perché si tratta di avvenimenti che gli spettatori non vedrebbero mai sul grande schermo.

“L’aspetto più liberatorio di una serie come What If…? è stato proprio il poter scrivere cose che il pubblico non vedrà mai nei film, e ciò include anche la possibilità di uccidere i nostri eroi, porre fine al mondo, sfogarti in un certo senso”, ha spiegato Bradley. “Sono eccitato all’idea che le persone capiranno che le nostre scelte sono state consapevoli, che c’è un piano dietro molto più grande. Sono consapevole che molti degli episodi finiscono tragicamente, ma potrebbe esserci una ragione. Spero che la gente abbia comunque apprezzato il viaggio finora, e che il finale di stagione dia loro tutto ciò che abbiamo promesso.”

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