Avengers: Endgame, i Russo non sapevano cosa farsene di Hulk

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Siamo tutti concordi sul fatto che l’arco narrativo di Hulk in Avengers: Endgame sia terribile. Il possente Vendicatore sembra un pesce fuor d’acqua, la sua trasformazione in Smart Hulk non sembra essere stata sfruttata a pieno e il personaggio finisce per non avere un vero e proprio ruolo importante nel film, a differenza degli altri eroi che hanno tutti un loro momento preciso e insostituibile.

Da cosa dipende questa mancanza di cura nella scrittura del personaggio? Cosa è successo in fase di sceneggiatura affinché Hulk fosse abbandonato a se stesso? I Fratelli Russo hanno risposto a questa domanda con un’affermazione tanto dura e sintetica quanto onesta.

Parlando con Wired, i due filmmaker hanno convenuto: “Semplicemente non sapevamo cosa fare con lui. Eravamo tipo, ‘Cosa, questo grande e potente personaggio. Cosa facciamo con questo grande personaggio così potente?'”. Evidentemente alla fine non sono riusciti a trovare una risposta soddisfacente e si sono lasciati trasportare dal flusso del racconto che vedeva emergere solo gli altri personaggi.

Questa versione di Hulk interpretata da Mark Ruffalo ha esordito nel 2012, in The Avengers, ed è comparsa in tutti i film di gruppo del franchise, oltre a Thor: Ragnarok, dove instaura una bromance con Thor.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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