Prodotto da James Gunn, regista di Guardiani della Galassia e dell’atteso Superman: Legacy, Brightburn – L’angelo del male ha catturato l’attenzione di tutti con i suoi teaser trailer ispirati a L’uomo d’acciaio e ha portato qualcosa di nuovo nel genere dei supereroi offrendo un film horror che essenzialmente si chiedeva: “E se Superman fosse malvagio?”. Il film ha poi avuto un discreto successo in sala, guadagnando poco meno di 33 milioni di dollari su un budget dichiarato di oltre 6 milioni di dollari. Questi non sono il tipo di numeri che garantiscono necessariamente un seguito, ma Deadline riporta ora che The H Collective/H3 Entertainment ha in programma di realizzare un sequel.
Secondo l’azienda, la società di produzione “intende incorporare nuove tecnologie nel processo di produzione dei progetti che ha in fase di sviluppo, compreso un sequel del film horror Brightburn“. Secondo quanto riferito, questo includerà Metaverso, Web3 e… l’intelligenza artificiale. Utilizzare l’intelligenza artificiale nella realizzazione di un progetto è una mossa piuttosto controversa attualmente, soprattutto considerando che attori e sceneggiatori sono attualmente in sciopero affinché si regolamenti l’utilizzo di tale tecnologia a Hollywood. Tuttavia, la società ha assicurato che intende “rispettare i professionisti e i fan promuovendo al contempo un’integrazione tecnologica responsabile“.
H3 ha poi aggiunto: “Incorporare nuove tecnologie nel nostro flusso di lavoro significa migliorare e integrare, non sostituire il tocco umano nella produzione cinematografica. Il nostro impegno principale rimane con la nostra forza lavoro qualificata. Siamo determinati a utilizzare la tecnologia per assistere, non oscurare, l’insostituibile tocco umano. nel cinema.” Riguardo il sequel di Brightburn non è stato rivelato nient’altro, ma già nel 2019 il regista David Yarovesky aveva affermato che “se fossimo così fortunati da poter realizzare un seguito, vorrei non dire a nessuno su cosa stiamo lavorando e poi sorprendere tutti con alcune cose folli che nessuno avrebbe visto arrivare.”