Sarà Mother della regista macedone Teona Strugar Mitevska ad aprire la sezione Orizzonti della 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Un film che promette di far discutere, capace di affrontare con coraggio e complessità la figura di Madre Teresa prima che diventasse la donna conosciuta in tutto il mondo.
La trama di Mother
Ambientato a Calcutta nell’agosto del 1948, il film segue Teresa, madre superiora del convento delle suore di Loreto, mentre attende con ansia la lettera che le consentirà di lasciare il monastero per fondare un nuovo ordine. Proprio quando tutto sembra pronto, la donna si ritrova davanti a un dilemma che metterà alla prova la sua fede e le sue ambizioni, in un momento cruciale della sua vita.
La regista racconta di aver impiegato venticinque anni per arrivare a realizzare questo progetto, che definisce “audace, coraggioso e libero”. Nel suo commento, sottolinea come la scelta sia stata quella di rappresentare una Madre Teresa trentasettenne, alle prese con dubbi e ostacoli, presentata quasi come “l’amministratrice delegata di una multinazionale”, instancabile e ambiziosa. Non una santa irraggiungibile, ma una donna straordinaria, severa e materna, imperfetta eppure capace di segnare il destino di milioni di persone.
Prodotto da Entre Chien et Loup, Sisters and Brother Mitevski, Rainy Days Productions, Frau Film, SCCA/pro.ba e Raging Films, Mother è interpretato da Noomi Rapace, affiancata da Sylvia Hoeks e Nikola Ristanovski. La sceneggiatura è firmata da Goce Smilevski, Teona Strugar Mitevska ed Elma Tataragić, con la fotografia di Virginie Saint Martin e il montaggio di Per K. Kirkegaard.
Con una durata di 104 minuti e realizzato in lingua inglese, il film porta sul grande schermo una rilettura originale della santità, della femminilità e della sorellanza, confermando l’approccio radicale e visionario di una delle registe più interessanti del panorama europeo.