Prima del 2014, i Guardiani della Galassia erano forse i personaggi meno noti della Marvel. Tuttavia, dopo l’uscita del primo film a loro dedicato (che all’epoca era considerato un vero e proprio “rischio”), Star Lord & co. sono ufficialmente entrati nel cuore di tutti i fan del MCU. Oggi, i Guardiani si collocano tra i personaggi della Marvel più popolari al mondo. Screen Rant ha raccolto 10 volte in cui hanno dimostrato di essere i migliori eroi dell’universo condiviso:
La fuga dal Klyn
La prima volta che i
Guardiani si riuniscono come squadra è quando sono tutti rinchiusi
nel Kyln e decidono di scappare in modo da poter portare Orb
nell’Ovunque e dividersi la ricompensa.
A causa di un’incomprensione relativa al piano di fuga, Groot esegue prima la fase finale, con la squadra che deve quindi improvvisare. Ciò esemplifica quanto sia fantastico il loro modo di lavorare insieme.
“Un branco di deficenti in piedi che formano un cerchio.”
Ciò che inizialmente unisce
i Guardiani è l’enorme ricompensa che condivideranno dopo aver
venduto la Gemma del Potere. Tuttavia, diventano davvero una
squadra quando Quill li galvanizza per aiutare a salvare Xandar
dall’ira di Ronan l’Accusatore.
L’ultimo ad alzarsi in piedi e dimostrare la propria solidarietà alla squadra è Rocket, che smorza il dramma del momento dicendo: “Va bene, eccomi qua. Contenti? Così ci siamo tutti, adesso. Un branco di deficente in piedi che formano un cerchio.”
Il sacrifico di Groot
Durante la battaglia finale
del primo film dei Guardiani della Galassia, gli eroi riescono a
infiltrarsi nella nave di Ronan e ad abbatterla. Groot inizia a far
crescere i suoi rami per dare ai suoi nuovi amici un bozzolo che li
proteggerà dall’impatto dello schianto.
Rocket dice a Groot che non può farlo perché morirà, ma Groot riassume con poche semplice (e commoventi) parole il motivo per cui è felice di sacrificarsi per salvare gli altri Guardiani: “Noi… siamo… Groot”.
Salvare Xandar… a passo di danza
Quando la nave di Ronan si
schianta su Xandar e il cattivo Kree si prepara a usare la Gemma
del Potere per distruggere l’intero pianeta, Quill lo distrae con
alcuni passi di danza sulle note di “O-o-h Child” dei Five
Stairsteps.
Mentre il Kree è distratto, Quill afferra la Gemma del Potere e tutti gli altri Guardiani gli prendono la mano per aiutarlo a sopportare il peso del suo immenso potere. Quill dice a un Ronan sconcertato: “L’hai detto tu stesso, st****o! Siamo i Guardiani della Galassia!”
Rocket, Groot e il detonatore
Nell’ultimo disperato tentativo da parte dei Guardiani di far
scomparire Ego e impedire il suo piano di espansione, gli eroi
decidono che l’unico modo per ucciderlo è far esplodere una bomba
all’interno del suo nucleo.
Ma l’unico abbastanza piccolo da entrare nel nucleo e piazzare la bomba è Baby Groot, che non riesce a capire quale pulsante dovrebbe premere… non importa quante volte Rocket glielo spieghi.
“Non avresti dovuto uccidere mia madre e schiacciare il mio walkman!”
Poco prima dell’atto finale
di Guardiani della Galassia Vol.
2, Ego rivela il suo piano malvagio a suo figlio, nella
speranza che si unisca a lui. Quill, ovviamente, rifiuta e decide
invece di affrontare difficoltà insormontabili e sfidare in un
combattimento il suo potentissimo padre biologico.
“The Chain” di Fleetwood Mac accompagna la scena in cui Quill attinge alle sue emozioni per trarre potere dal pianeta di Ego. A quel punto, dice semplicemente al suo papà Celestiale: “Non avresti dovuto uccidere mia madre e schiacciare il mio Walkman!”
Il sacrificio di Yondu
Quando Rocket sta per
lasciare il pianeta di Ego mentre Quill si trova ancora laggiù, dà
a Yondu l’unica tuta spaziale e, senza dire una parola, capisce il
sacrificio che sta per compiere.
Dopo che Quill sconfigge Ego e accetta il suo destino, mentre il pianeta si sgretola intorno a lui, Yondu si precipita per aiutarlo e sacrifica la sua vita per salvare il figlio adottivo. Alla fine dice a Peter: “Potrebbe essere stato tuo padre, ma non è mai stato il tuo papà.”
Il funerale di Yondu
Subito dopo lo straziante sacrificio di Yondu, i Guardiani
organizzano il suo funerale. Spargono le sue ceneri nello spazio e
vengono raggiunti dagli altri gruppi di Ravager, venuti a rendergli
omaggio. Tra i momenti più
belli dell’intera sequenza, c’è sicuramente l’urlo appassionato di
Kraglin.
Quill cerca di sparare a Gamora
In Avengers: Infinity War, quando i
Guardiani si dirigono verso Ovunque per tenere la Gemma della
Realtà lontana da Thanos, Gamora fa promettere a Quill di ucciderla
se dovesse essere catturata dal Titano Pazzo, poiché non sarà più
in grado di mantenere segreta la posizione della Gemma
dell’Anima.
Quando arrivano su Ovunque e Gamora viene prontamente catturata da Thanos, un Quill dal cuore spezzato mantiene con riluttanza la sua promessa, ma alla fine Thanos trasforma il fuoco del suo blaster in bolle di sapone.
Thor lascia la Terra con i Guardiani
C’erano una serie di grandi
team-up nell’ambizioso evento crossover Avengers: Infinity
War, ma il più allettante è stato quello di Thor che aspettava
di unirsi ai Guardiani della Galassia.
Chris Hemsworth ha dimostrato di avere una chimica fantastica con il cast dei Guardiani. Quindi, è stata una gioia quando è tornato insieme alla squadra in Avengers: Endgame. Si è unito a loro, sulla loro nave, mentre lasciavano la Terra dopo il funerale di Tony Stark. Le battute di Thor e Quill su chi comanderà creano una dinamica esilarante per l’attesissima apparizione dei Guardiani in Thor: Love and Thunder.