Quando c’è in gioco l’adattamento di un romanzo arci noto e amato da milioni di persone, il lavoro dei cineasti può risultare abbastanza scomodo. Nel caso di Harry Potter, tradotto al cinema in otto film (un titolo in più rispetto alla saga cartacea), l’impresa consisteva nel riportare fedelmente gli eventi mantenendo intatti lo spirito della scrittura di J.K.Rowling e l’essenza dei personaggi; impresa riuscita, tranne in alcuni casi, che ha reso felice i fan.
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Non sono mancate però le libertà creative di sceneggiatori e produttori, novità che hanno preso le distanze dai libri e che spesso hanno migliorato degli aspetti originali in maniera del tutto inaspettata.
Ecco allora di seguito le 15 differenze con i libri che hanno migliorato i film di Harry Potter secondo ScreenRant:
1Il flashback su Piton

Il lungo flashback nel passato di Severus Piton si è tradotto, sullo schermo, in una delle sequenze più memorabili della saga di Harry Potter. L’umanità del personaggio prende improvvisamente forma, rivelando al pubblico ciò che non si sarebbe mai aspettato e rispondendo ad alcuni quesiti fondamentali.
E sebbene tutta la vita di Piton sia condensata in pochi minuti, le immagini colpiscono al cuore ancora più duramente di quanto avesse fatto il sesto libro; forse grazie all’incredibile performance di Alan Rickman, forse grazie alle musiche di Alexandre Desplat, il momento è così commovente da lasciare senza fiato. Soprattutto quando Piton stringe Lily fra le braccia e piange.
L’addio di Harry a Ron e Hermione
Nell’atto finale di I Doni della Morte parte
2 vediamo l’ultimo saluto fra Harry,
Ron ed Hermione prima che il
Prescelto affronti Voldemort da solo, e se nei
romanzi la lunga “marcia” del mago verso una morte quasi certa
rappresenta uno dei passaggi più emozionanti, nel film questo
momento viene concentrato in un abbraccio significativo dei tre
amici senza ulteriori dettagli.
Il confronto tra Voldemort e Neville
Sebbene nei romanzi Lord Voldemort sia stato
presentato e sviscerato come un villain terrificante e molto
rigido, la sua controparte dei film interpretata da Ralph
Fiennes appare molto più ironica, mentre prende in giro i
suoi avversari e “sghignazza” come nel momento culminante della
battaglia di Hogwarts.
Tornato al castello dopo aver “apparentemente” ucciso Harry, il Signore Oscuro ha un confronto con Neville che pronuncia un monologo davvero emozionante ma assente nel libro. Voldemort ascolta ridendo ma sarà costretto a ricredersi.