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Iron Man: 10 cose che non sapevi sulla Mark 1

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Iron Man: 10 cose che non sapevi sulla Mark 1

L’armatura è il vero “superpotere” di Tony Stark, e senza di essa non potrebbe mai definirsi un supereroe. Da pezzi di ferro è nato Iron Man, coniugando l’intelligenza del magnate allo studio della tecnologia più avanzata. Ma sappiamo davvero tutto sulla corazza dell’eroe del MCU?

Ecco di seguito 10 curiosità sulla Mark 1:

Il tempo di utilizzo nei fumetti

Tony Stark è un vero guru della costruzione di armi di distruzione di massa, che progetta da quando era adolescente nel garage di suo padre reinventando la scienza delle micro-munizioni con i suoi nuovi bombardieri miniaturizzati. All’epoca del rapimento, gli fu chiesto di mettere insieme delle armi ed è allora che nasce la prima armatura di Iron Man, ma a differenza del film, nei fumetti Tony aveva già realizzato altre armature e ha continuato a usare l’originale per molto più tempo.

La prima armatura da Vendicatore

Iron Man è un membro fondatore dei Vendicatori, e insieme a Hulk, Ant-Man, Wasp e Thor, forma la prima squadra originale di supereroi dell’universo Marvel. Diversamente dagli altri però, Tony Stark non aveva superpoteri, ma poteva contare sulla sua armatura di metallo super resistente e all’epoca nemmeno così all’avanguardia. In effetti, quando si unì agli altri Avengers, Tony indossava ancora la Mark I, la meno sofisticata del suo arsenale.

Può “leggere” i suoi pensieri

La Mark 1 debutta sul numero 39 di Tales of Suspense nel 1963, e all’epoca non esisteva tutta la tecnologia digitale che conosciamo oggi, ma la descrizione di quel modello parla di un’armatura dotata di un equipaggiamento poco sofisticato e in grado di essere azionata dopo aver subito danni cerebrali estremi. Nella storia originale viene inoltre rivelato che la Mark 1 può effettivamente leggere le onde cerebrali, dunque i pensieri di chi la indossa.

Il primo strumento per aiutare le persone

Come designer di armi, Tony Stark ha sporcato le sue mani con il sangue delle vittime di guerra, ed è durante la trama di EXTREMIS (che ha aggiornato la sua storia di origine) che un giornalista lo informa che il 18% delle bombe realizzate per l’Aeronautica hanno ucciso tantissimi bambini. Per riscattarsi, Tony utilizza la Mark 1 per fare del bene e salvare quante più vite possibili usando la sua ricchezza a scopo filantropico.

Il progetto della Mark 1

Un altro dettaglio rivelato nella storia di EXTREMIS spiega che Tony Stark aveva già avuto l’idea dell’armatura ben prima di realizzare effettivamente la Mark I, un progetto chiamato “Iron Man Project” di cui solo Yinsen – il medico che ha contribuito a salvargli la vita – era a conoscenza.

Il cambio di colore

Quando la Mark I ha debuttato in Tales of Suspense, la tonalità andava su un grigio-ferro che trasformava il carismatico bel playboy in un mostro inumano meccanico, molto simile ad un golem. Nei nuovi numeri però ricompare come simbolo di speranza anziché oggetto di paura, con una nuova colorazione dorata.

Originariamente fu costruita in Vietnam

Nelle recenti storie su Iron Man, l’origine del personaggio è stata riconnessa al rapimento in Afghanistan, anche se inizialmente Tony Stark non è mai stato in ma catturato dai guerriglieri del Vietnam. Aggiornare l’origin story significa non riferirsi più ad un pezzo di storia superata e a rappresentazioni stereotipate di personaggi asiatici.

Post Extremis

Sempre durante la trama di Extremis si verificano diversi cambiamenti importanti sul personaggio, tra cui il già citato aggiornamento delle origini di Tony Stark. Dopo essere stato ferito a morte, l’eroe usa il siero EXTREMIS appena realizzato per riscrivere il suo DNA, conservando parti della tuta di Iron Man nelle cavità delle sue ossa.

Il confronto con le armature moderne

Quando Tony Stark utilizzò la Mark 1 per proteggersi dalla caccia di Norman Osborn, sapeva di essere in svantaggio, e lo stesso Osborn aveva riproposto la struttura di Iron Man per crearsi una nuova identità come Iron Patriot. In questo epico scontro Stark non ha dubbi: si cala nella sua prima armatura e combatte fino all’ultimo respiro.

Gadget

Che Iron Man avesse inserito diversi gadget nella sua armatura non dovrebbe sorprenderci, tuttavia durante la silver age, la Mark 1 sembrava molto più simile alla versione a cartoni dell‘ispettore Gadget piuttosto che ad un eroe super tecnologico. Alcuni di questi supporti includevano una sega in miniatura sulla punta delle dita, un tubo che sparava olio e un dispositivo di radio-disturbo che creava interferenze di rumore e permetteva a Iron Man di dirottare i sistemi di altoparlanti per parlare a distanza.

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Fonte: CBR