
ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU JOKER
Joker è finalmente arrivato nelle nostre sale e la caccia agli easter egg, ai cameo e ai riferimenti presenti nel film è aperta. Scopriamo di seguito tutti quelli scovati nel racconto sulle origini del clown principe del crimine interpretato da Joaquin Phoenix:
Zorro the Gay Blade
Uno dei riferimenti più diretti ai fumetti di Joker arriva nel momento in cui Thomas e Martha Wayne escono da un cinema insieme a Bruce, e scopriamo che la famiglia ha appena visto Zorro the Gay Blade. Si tratta infatti della stessa pellicola vista dai Wayne sulle pagine della DC Comics prima dell’assassinio della coppia, uscita nel 1981 (dato che conferma l’ambientazione di Joker).
Super ratti
All’inizio del film i notiziari in tv parlano dell’invasione di “super topi” per le strade di Gotham City, e sebbene Batman non abbia mai affrontato top giganteschi nei fumetti, esiste effettivamente un villain chiamato Ratcatcher, alter ego di Otis Flannegan, che usa le sue abilità per addestrare i roditori a commettere crimini.
Justin Theroux
Dopo il cameo in Star Wars: Gli Ultimi Jedi, Justin Theroux torna a fare una breve apparizione anche in Joker, e possiamo scorgerlo quando Arthur riguarda una cassetta del Murray Franklin Show con ospite un certo Ethan Chase (interpretato proprio dall’attore).
The Franklin Murray Show
Il font utilizzato per il “Live With Murray Franklin” è lo stesso visto nei titoli di Batman: The Animated Series, ma non si tratta dell’unico riferimento; nello spogliatoio l’armadietto di Arthur è il numero 404, primo capitolo dell’iconico Batman: Anno Uno di Frank Miller e David Mazzucchelli.
Un villain dei fumetti
Il Dr. Benjamin Stoner, responsabile della diagnosi di Penny Fleck, sembra rimandare al Dr. Stone dei fumetti che faceva parte del team dell’Arkham Asylum negli anni ’80 diventando più tardi il villain chiamato Doctor Fate. Un altro possibile easter egg arriva grazie al personaggio del detective Burke, uno degli sbirri che inseguono Arthur, molto simile al Tommy Burke che abbiamo conosciuto sulle pagine di Detective Comics.
Bryan Callen
Uno dei colleghi di Arthur è interpretato da Bryan Callen, l’attore comico che ha vestito i panni di Eddie nella trilogia di Una notte da leoni di Todd Phillips.
Pogo’s Comedy Club
Arthur va in scena con il suo terribile monologo comico sul palco del Pogo’s Comedy Club e c’è una ragione se è chiamato così: Pogo il Clown era l’alias “rispettabile” del serial killer John Wayne Gacy, un indizio oscuro di ciò che accadrà al protagonista.
Tempi moderni
Quando Arthur riesce finalmente a rintracciare Thomas Wayne, nell’edificio va in scena il capolavoro di Charlie Chaplin Tempi Moderni del 1936, film aggiunto nella Library of Congress degli Stati Uniti nel 1989 in quanto ritenuto “culturalmente significativo”.
Il ritorno del cavaliere oscuro
L’apparizione di Joker al talk show di Franklin Murray è molto simile ad un episodio di The Dark Knight Returns, dove il clown commette un atto altrettanto violento. Un altro riferimento arriva con il bacio alla dottoressa Sally (forse citando il ruolo del dottor Ruth Weisenheimer del racconto di Frank Miller).
TW
In una scena, mentre Arthur si sta truccando, il personaggio prende una foto di sua madre da giovane con scritto un messaggio sul retro che recita “Adoro il tuo sorriso, TW“. Questo dettaglio potrebbe confermare la parentela tra Arthur e Thomas Wayne.
La residenza dei Wayne
Arthur arriva al cancello della residenza dei Wayne dove incontra suo “fratello” Bruce Wayne, forse un cenno al momento dei fumetti in cui Joker vede il bambino giocare nel Bat-Pole che è diventato un punto di riferimento della classica serie TV degli anni ’60. Inoltre l’uomo che viene maltrattato da Arthur è Alfred Pennyworth.
Il riferimento al creatore di Batman
All’inizio del film, Arthur incontra la sua assistente sociale Debra Kane. Questo personaggio appare nel romanzo Batman The Ultimate Evil, anche se potrebbe trattarsi di un omaggio al co-creatore di Batman Bob Kane.
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Fonte: CBM