ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE IMPORTANTI SPOILER SU STAR WARS: L’ASCESA DI SKYWALKER
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker (qui la nostra recensione) sta ricevendo alcune tra le critiche più contrastanti che siano mai state riservate ad uno dei nove film della “Saga degli Skywalker”: ciononostante, è sicuramente un film destinato ad aprire un profondo dibattito e del quale si parlerà per molto tempo.
Alcuni, ovviamente lo ameranno, mentre altri, probabilmente, lo odieranno. Ma trattandosi del finale di un arco narrativo iniziato ben 42 anni, accontentare tutti era letteralmente impossibile. Ma cosa ha funziona davvero e cosa invece no nel film di J.J. Abrams? Proviamo a spiegarvelo di seguito… ovviamente, se ancora non avete avuto modo di vedere il film, ci consigliamo di tenervi alla larga dalla lettura dell’articolo!
8Cosa non funziona: Il piano di Palpatine

Visivamente, il look dell’Imperatore Palpatine è sempre affascinante e capace di incutere ancora una volta la giusta dose di terrore. Non scopriamo però come abbia fatto a sopravvivere a quella caduta nella Morte Nera, e sembra che il suo corpo (reale o clonato che sia) stia cedendo: sembra che sia lui stesso ad animare il proprio cadere attraverso l’uso della Forza. Sfortunatamente, ciò che il Sith ha pianificato per Rey è sicuramente una delle più grandi delusioni del film.
Tutti i Sith vivono dentro di lui, quindi vuole che Rey lo elimini affinché possa impossessarsi dello spirito dell’eroina e governare di nuovo la Galassia. Il suo piano è decisamente ridicolo: perché sarebbe disposto a morire così, quando ha già creato con successo il Primo Ordine? Il suo desiderio di riportare l’Impero al suo antico splendere ha senso, ma ciò non fa altro che renderlo l’ennesimo cattivo monodimensionale.